Pisapia-Grasso prove di dialogo, il Pd resta lontano

Giuliano Pisapia e Grasso
Giuliano Pisapia e Pietro Grasso.

 

 

ROMA. – L’aver minimizzato la dura sconfitta in Sicilia e poi riproposto l’idea di un Pd autosufficiente, capace di arrivare da solo al 40%, ha allontanato l’ipotesi di una interlocuzione tra Giuliano Pisapia e Matteo Renzi. “Il Pd renziano ormai non è più votabile, siamo costretti a fare un passo di lato”, raccontano esponenti vicini all’ex Sindaco, parafrasando ironicamente una celebre frase di Beppe Grillo.

Inoltre, la discesa in campo di Pietro Grasso, senza dubbio garante di un profilo ‘civico’ di ogni iniziativa a sinistra del Pd, ha ulteriormente convinto il leader di Campo Progressista del fatto che c’è spazio per intensificare il confronto con tutte le forze e i movimenti che stanno lavorando a un processo di riaggregazione.

Ovviamente resta forte la convinzione che non si vuole entrare in una sterile “Cosa Rossa”, giudicata perdente in partenza, come dimostra, spiegano sempre fonti ‘pisapiane’, lo scarso risultato di Fava in Sicilia. E si guarda quindi con grande attenzione, seppur con guardingo sospetto, alle prove di apertura che Matteo Renzi sta palesando in queste ore.

Per cui nessuno pensa di “consegnarsi” a Mdp, o abbandonare un profilo di “sinistra di governo”, ma certamente cresce la consapevolezza che è arrivato il momento di avviare il confronto. Il modello di cui Pisapia si fa portatore è sempre quello delle liste civiche, frutto della sintesi tra varie culture progressiste, cattolica democratica, ecologista, riformista, in grado di ricreare le condizioni di un “centrosinistra largo e civico”.

E su queste basi rilanciare una competizione con il Pd. Sono queste quindi le premesse di ‘Diversa, Una proposta per l’Italia’, l’assemblea di Campo Progressista in programma domenica a Roma il cui parterre degli interventi raffigurano plasticamente l’obiettivo politico e la prospettiva del movimento di Pisapia.

Assieme all’ex Sindaco di Milano, prenderanno la parola la Presidente della Camera, Laura Boldrini, il coordinatore Mdp, Roberto Speranza, Gianni Cuperlo, della minoranza Pd, gli altri dem Cesare Damiano e Luigi Manconi, Ciccio Ferrara (Cp) Monica Frassoni, Presidente Verdi Europei, Furio Honsell, Sindaco di Udine, Riccardo Magi segretario Radicali italiani, Rossella Muroni di Legambiente, Giulio Santagata, ex ministro prodiano, Bruno Tabacci e Rosalba Teodosio delle Officine delle Idee.

(Di Marcello Campo/ANSA)

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