Messico: altra domenica di sangue nello stato di Guerrero

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CITTA’ DEL MESSICO. – Domenica scorsa è stata un’altra giornata di sangue nello Stato messicano di Guerrero: otto persone sono state uccise in poco meno di 24 ore ad Acapulco, la nota località turistica diventata capitale nazionale degli omicidi, e una fossa comune con i resti di una decina di persone è stata scoperta a Copanatoyac, ad est della capitale statale, Chilpacingo.

Il susseguirsi di fatti violenti ad Acapulco durante la domenica è stato agghiacciante: all’alba il ritrovamento di tre cadaveri con segni di tortura, al mattino una sparatoria in centro in cui un delinquente è stato ucciso dalla polizia, poco prima di mezzogiorno un uomo e una donna assassinati da sicari in un bar, e nel pomeriggio altri due omicidi a poca distanza dalla sparatoria del mattino.

Nel frattempo, la polizia ha scoperto una fossa comune nei dintorni di Copanatoyac. In un primo momento si era parlato di sei corpi calcinati, ma fonti della sicurezza locale hanno informato successivamente che si potrebbe trattare dei corpi di 12 o 14 persone.

Nel 2016 Acapulco è diventata la capitale messicana degli omicidi, e la seconda città con il più alto tasso di morti violente al mondo, dopo Caracas (Venezuela), a causa degli scontri fra bande criminali che si disputano il controllo dei traffici illeciti nel porto della città.

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