Draghi striglia i giornali: “Tenete i lettori in una bolla”

Mario Draghi su un palco con su scritto il suo nome.
Mario Draghi . ANSA/ARNE DEDERT
Mario Draghi . ANSA/ARNE DEDERT

 

ROMA. – I lettori chiusi in una bolla senza accesso ai media internazionali perché non conoscono l’inglese, i giornali che ne approfittano per perpetuare un’informazione distorta sull’Europa. A denunciarlo, dando una sonora strapazzata ad alcune testate nazionali di alcuni paesi europei “al riparo dallo scrutinio internazionale”, ma senza fare nomi, è Mario Draghi.

E la sede in cui il presidente della Bce si toglie il sassolino dalla scarpa non è una delle regolari conferenze stampa in cui non è raro ascoltarlo controbattere alle critiche dal sapore nazionale contro l’operato della Bce, ma un forum dell’Eurotower sul tema – questo sì calzante – della comunicazione. Accanto ai suoi ‘colleghi’ Janet Yellen, presidente uscente della Fed americana, Hirohiko Kuroda e Mark Carney, governatori della Bank of Japan e della Banca d’Inghilterra rispettivamente.

L’occasione è una domanda di David Wessel, nota giornalista statunitense due volte Pulitzer, che modera il panel di alto livello principalmente concentrato sull’efficacia della ‘forward guidance” e le alchimie della politica monetaria. Wessel chiede: come fa la Bce a gestire le pulsioni nazionali evidenti nelle critiche della stampa tedesca contro il quantitative easing, o quelle della stampa italiana sulla regolamentazione delle banche?

“Non darei troppa importanza a queste critiche che riceviamo”, che appartengono a “una minoranza”, premette Draghi. Il presidente della Bce, non nuovo al confronto con i media (sia pure sempre con toni rispettosi e mai sopra le righe), senza fare nomi è sferzante. “In vari paesi, alcuni in particolare, certi giornali sono protetti dallo scrutinio internazionale perché usano la lingua nazionale e mandano costantemente da anni, anni e anni lo stesso messaggio a prescindere dalla realtà”.

E’ quasi rassegnato: non ci si può far niente, salvo insistere sui concetti ritenuti corretti. “I loro lettori, se non hanno altre fonti di informazione, pensano che la realtà sia di un colore mentre è di un altro colore”. A tratti Draghi è persino sarcastico: “se ci sono in realtà in cui qualunque cosa succeda non si riesce a capire, la vittoria potrebbe essere lontana”.