Da Verona un invito alla solidarietà: Aiutiamo il Venezuela

 VERONA. – Sono passate diverse settimane dall’incontro a cui dedico queste righe, ma penso sia importante non dimenticare. E scrivere aiuta a farlo.

I venezuelani ed italo venezuelani che abitano a Verona, e nelle vicinanze, hanno organizzato una iniziativa per ricordare il paese natio, il Venezuela. Un incontro di due giorni, 30 settembre e 1mo ottobre, accompagnato da una mostra eclettica, che è servito per mantenere vivo il ricordo e le tradizioni della terra che hanno lasciato.

Ma anche una occasione per mostrare solidarietà per il popolo venezuelano, gran parte del quale, purtroppo, vive di stenti.

È risaputo che il paese caraibico sta attraversando una crisi economica, sociale e politica che ha provocato un aspro abbassamento del potere d’acquisto della gente. E la scarsità di beni di prima necessità, tra i quali, le medicine, rende ancora più difficile la vita del comune cittadino.

Perciò i venezuelani che vivono all’estero, non perdono occasione per organizzarsi e raccogliere offerte che sono inviate in Venezuela, e più di ogni altra cosa, generi del settore sanitario e medicine difficili da trovare.

L’incontro è stato organizzato da un entusiasta gruppo di donne: la coordinatrice Elizabeth Contreras, di Unite Venezuela, accompagnata da Lys Golia, Mary Alarcón, Angela Damiani e Carolina Alarcón.

La presenza di Ciro Maschio, presidente del Consiglio Comunale di Verona e sostenitore di questa iniziativa ha dato il via. Maschio ha parlato sul tema dei diritti umani ma il suo non è stato l’unico intervento. Sono intervenute anche Angela Arboresi e Odilia Sofia Quantrini, presidente e vicepresidente dell’onlus Venezuela Viva, e Evelyn Bruges rappresentante della comunità latinoamericana a Verona.

La mostra è stata allestita alla Sala Espositiva Comunale “Renato Birolli”, appoggiata dal comune di Verona e sostenuta dalle varie onlus che fanno vita in Italia: Venezuela Viva, Sin Mordaza, Associazione Viva Venezuela e Los Panas. Gli integranti di queste organizzazioni fanno parte della comunità italo venezuelana in Italia, una comunità molto attiva nell’organizzare momenti conviviali, mostre e manifestazioni per far conoscere il Venezuela fuori dai suoi limiti territoriali.

E l’iniziativa “Aiutiamo il Venezuela” è stato un esempio di questa attività. La giornata fuori era uggiosa e umida ma l’incontro si è svolto in un ambiente accogliente e caldo, proprio come il carattere socievole e aperto del venezuelano.

La sala Renato Birolli era lo spazio giusto per la mostra di Carolina Alarcón e i suoi coloratissimi dipinti astratti, l’artigianato delicato e d’ingegno di Evelynmy César, la mostra fotografica di Mikela Policastro, una mostra accurata di fotografie che riportavano lo spettatore indietro negli anni dell’emigrazione italiana verso il Venezuela.

All’arte visiva e d’uso non è mancata quella filologica. Accanto alle poesie ed i racconti di Lisette Fernandez, “Desde la Distancia”, una raccolta di emotivi brani sulla situazione del Venezuela contemporaneo; c’è stata la declamazione della poetessa italo venezuelana Erika Reginato, definita come “una poetessa dal tono lieve che entra nel cuore di chi la legge.”

E non è mancato il classico banchetto di degustazione, dove tra dolcetti e salatini spiccavano le cachapitas e i tequeños.

Insomma due giornate che sono servite a Verona per rispecchiare la sua faccia multiculturale e al Venezuela per aprirsi di più al mondo, specialmente in questi momenti difficili della sua storia contemporanea.

Giancarla Marchi

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