Alitalia: parte il negoziato, Lufthansa a Roma dai commissari

Aerei Alitalia e Lufthansa in pista.
Aerei Alitalia e Lufthansa in pista.

 

 

ROMA. – Parte da Lufthansa il lavoro negoziale tra i commissari di Alitalia e i soggetti che hanno presentato un’offerta vincolante per la compagnia. Una delegazione dell’aviolinea tedesca è volata a Roma per presentare a Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari la proposta messa a punto per il lotto Aviation. Ma nei prossimi giorni il confronto proseguirà anche con tutti gli altri potenziali partner, tra cui la low cost inglese EasyJet e gli operatori che hanno presentato un’offerta per l’handling.

L’incontro con i tedeschi, su cui si è cercato di mantenere fino all’ultimo il massimo riserbo, è iniziato di buon mattino e si è svolto in uno studio legale del centro di Roma (Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners). Dopo circa sette ore, la delegazione tedesca, composta da una decina di persone, ha lasciato la sede della riunione senza rilasciare dichiarazioni, raggiungendo su tre taxi l’aeroporto di Fiumicino per fare ritorno a Colonia.

Bocche cucite anche da parte dei commissari: Laghi (l’unico ad essere intercettato dai cronisti), che ha lasciato l’incontro dopo circa tre ore, si è limitato a dire che nei prossimi giorni i commissari incontreranno tutti. Il confronto di oggi, infatti – precisa la compagnia in una nota diffusa in serata – si inserisce nel normale quadro di incontri che i commissari stanno avendo con tutti i soggetti che abbiano manifestato interesse per l’acquisizione delle attività aziendali di Alitalia, “con l’obiettivo di trovare la soluzione migliore per il futuro della compagnia”.

Per questo il ragionamento al tavolo negoziale non si è fermato ai numeri relativi ad esuberi, investimenti e numero di aerei, ma si è concentrato soprattutto a capire business plan e prospettive per la compagnia a lungo termine. Ai commissari la delegazione tedesca ha illustrato l’offerta presentata un mese fa, che riguarda solo alcuni asset della compagnia (la parte volo) e mira alla creazione di una ‘nuova Alitalia’. E il modello, come precisato nei giorni scorsi dal cfo Ulrik Svensson, sarebbe quello di Swiss. La cui dimensione (9.000 dipendenti e una novantina di aerei) è già abbastanza simile a quella delle attività aviation di Alitalia (8.400 persone e 120 aerei).

Secondo alcune indiscrezioni, che però Alitalia definisce “prive di fondamento”, la compagnia tedesca metterebbe sul piatto 250 milioni di euro per flotta, rotte e manutenzione e prevedrebbe 2.000 esuberi ma anche nuove assunzioni. I commissari, da parte loro, che sono attesi all’Enac per un’audizione informale, hanno presentato i primi frutti del lavoro fatto in questi sei mesi di lavoro: la compagnia ha in cassa 850 milioni, i costi sono stati tagliati su base annualizzata di 140 milioni, 36 dirigenti su 65 sono usciti, il fatturato sarà in lieve crescita e il secondo semestre si concluderà con un ebitda in sostanziale pareggio.

(di Enrica Piovan/ANSA)

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