Gentiloni: “Italia cresce, Ue riconosca gli sforzi su conti”

Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni al Summit sociale, insieme ai Capi di Stato e di Governo Ue.
Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni al Summit sociale, insieme ai Capi di Stato e di Governo Ue.

 

 

BRUXELLES. – Mentre la Commissione europea prepara una nuova lettera di richiamo sui conti pubblici, il premier Paolo Gentiloni al social summit di Goteborg ribadisce che la legge di bilancio 2018 rispetta le regole Ue e sostiene una crescita diventata già “molto significativa” che va “incrementata e accudita”. Gli sforzi, afferma, l’Italia li ha fatti e lancia un messaggio: “mi aspetto dall’Ue un riconoscimento di questo”.

Ma i commissari europei la vedono diversamente e la prossima settimana spiegheranno il perché in maniera estesa. Mercoledì prossimo la Commissione pubblicherà le opinioni sulle leggi di stabilità dei Paesi Ue. Nessuna sarà bocciata, poiché il limite per rimandare indietro le bozze e chiedere modifiche immediate era fine ottobre. Ma a Italia, Francia e Belgio sono state inviate due settimane fa lettere che chiedevano informazioni supplementari.

Al Governo italiano, inoltre, si indicava l’entità dello scostamento dai parametri concordati per la riduzione del debito. La lettera ricordava che la manovra 2018 prevede una riduzione del saldo strutturale di 0,3%, ma la Commissione, una volta ricalcolato lo sforzo con i parametri europei, vede solo uno 0,2%. Inoltre, le previsioni economiche hanno certificato che nel 2018 il saldo strutturale migliorerà soltanto dello 0,1%. Per arrivare allo 0,3% indicato dal Governo manca quindi uno 0,2%, circa tre miliardi.

In queste due settimane, i tecnici del Tesoro e quelli di Bruxelles hanno dialogato per cercare di accorciare le distanze. Che nascono da una differenza di calcolo sulla crescita potenziale e da una valutazione differente dei consumi intermedi.

L’esercizio non ha però avuto successo. Perciò mercoledì scorso i commissari hanno deciso di inviare all’Italia un segnale forte sul debito, attraverso una lettera che partirà mercoledì prossimo, assieme al giudizio, sospeso, sulla legge di stabilità 2018.

La Commissione si riserverà una nuova verifica dei conti pubblici a maggio, una volta che si avranno i dati consolidati del 2017. Anche la deviazione su quest’anno è infatti già ‘significativa’, come ribadirà l’opinione di mercoledì: il deficit strutturale peggiora di 0,4%, invece di migliorare.

La minaccia di una procedura per debito eccessivo resta quindi sospesa fino a maggio. Sempre mercoledì arriverà anche il nuovo ‘Alert mechanism report’, cioè il documento che segnala gli squilibri macroeconomici. Per l’Italia, i soliti: debito e disoccupazione elevati, bassa produttività, troppi crediti deteriorati. Resterà quindi tra gli 11 Paesi con squilibri eccessivi, su cui si intensificherà il monitoraggio.

Il premier Gentiloni non è preoccupato, anzi, si dice “ottimista per la ripresa”, visto che “le previsioni per quest’anno sono il doppio rispetto a qualche mese fa”. E “un milione di nuovi posti di lavoro dal 2014 al 2017”, di cui certo “si può discutere la qualità”, indicano che “questa è crescita economica”.

Per il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani, invece, la situazione del debito resta “molto preoccupante”. E si dice favorevole alla flessibilità, che “però deve essere utilizzata per rimettere a posto il debito pubblico”.

(di Chiara De Felice/ANSA)