Fifa-Gate: il venezuelano Rafael Esquivel squalificato a vita

Rafael Esquivel squalificato a vita
Rafael Esquivel squalificato a vita.

 

CARACAS – Il Comitato Etico Indipendente della Fifa ha squalificato a vita Rafael Esquivel, ex presidente della Federación Venezolana de Fútbol. Oltre all’ex dirigente creolo hanno avuto la stessa sanzione Julio Arocha (Nicaragua) e Richard Lai (Guam).

La Fifa ha annunciato i risultati delle indagini dove erano coinvolti i tre ex dirigenti del caso noto come Fifa-Gate. Queste cause si stanno svolgento in territorio statunitense, dove i tre personaggi coinvolti si sono dichiarati colpevoli.

Il 27 maggio 2015 é un giorno che rimarrà nella storia del calcio mondiale: a Zurigo, ci fu un blitz che ha coinvolto 14 membri della Fifa tra cui il presidente della Federación Venezolana de Fútbol, Rafael Esquivel.

Le accuse che ricadono sull’ex Presidente della Federcalcio Venezuelana sono diverse. Stando a quanto é stato pubblicato negli atti, l’inchiesta della Fbi parla di una presunta tangente di un milione di dollari ricevuta da Esquivel da parte della ditta Traffic incaricata di commercializzare i diritti televisivi del torneo continentale. Si parla di un altro accredito di 700mila dollari da parte di Traffic per il presidente federale. Quattro anni dopo, lo stesso Esquivel avrebbe ricevuto un altro milione di dollari sempre per la Coppa America.

Successivamente, nel 2014 avrebbe ricevuto un altro deposito di 700 mila dollari, ma questa volta frazionato: 50 mila, 250 mila e 400 mila dollari.

Nel 2015, anno in cui é stato arrestato, Rafael Esquivel aveva festeggiato 28 anni sulla poltrona della Federación Venezolana de Fútbol. Sotto la sua direzione, il Venezuela ha ospitato la Coppa América del 2007, si é qualificata in due occasioni al mondiale femminile Under 17, una qualificazione al mondiale maschile under 17 ed una a quello maschile under 20. Attualmente, il posto di Esquivel viene preso da Laureano González.

La Fifa afferma di avere imposto “sanzioni adeguate all’importo delle tangenti che hanno ammesso di aver preso”.

(Fioravante De Simone)

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