Befana a piazza Navona, è bufera sulle postazioni dei Tredicine

Befana a piazza Navona
Befana a piazza Navona.

 


ROMA. – E’ bufera sulla Festa della Befana a piazza Navona. Al centro della disputa, che vede contrapporsi Pd e Movimento 5 Stelle, è la presenza dei Tredicine, nota famiglia romana dedita al commercio ambulante, nelle graduatorie del bando per i posteggi delle bancarelle.

“Tutti i banchi ai Tredicine, e vi ricordo gli arresti di mafia capitale…”, tuona la senatrice del Pd Monica Cirinnà ricordando il caso di Giordano Tredicine, ex consigliere comunale coinvolto nella maxi inchiesta ‘Mondo di Mezzo’.

“C’è un ricorso al Tar che chiede l’annullamento del nostro bando. Indovinate chi lo ha presentato? Il signor Tredicine Alfiero – la replica dell’assessore allo Sviluppo Economico Adriano Meloni -. Questo è l’aiuto che diamo ai ‘soliti noti’, questo il modo in cui li favoriamo. Al punto che uno degli operatori per i quali il bando sarebbe stato fatto ‘su misura’ lo ritiene penalizzante e ne chiede l’annullamento”.

Ieri sono state pubblicate, sulle pagine del Dipartimento Sviluppo economico, Attività Produttive e Agricoltura e sull’Albo pretorio online, le graduatorie finali degli avvisi pubblici per la Festa della Befana di Piazza Navona rivolti alle attività commerciali e artigianali, agli spettacoli viaggianti, alla giostra e al teatrino dei burattini.

Subito dopo a lanciare l’allarme è stata la presidente del I municipio, Sabrina Alfonsi, uno dei pochissimi mini-sindaci dem nella Capitale: “Le graduatorie del bando della Festa della Befana sanciscono definitivamente la restaurazione del monopolio dei Tredicine a Roma per i prossimi nove anni”.

“La rivoluzione annunciata a Roma dal Movimento 5 Stelle si ferma a Piazza Navona – rincara oggi il deputato e segretario di Possibile, Pippo Civati -. Il mercatino di Natale vede in primissima linea la famiglia Tredicine, che ha fatto incetta dei posti disponibili, nel solco di una consolidata tradizione capace di superare qualsiasi polemica. Il coraggio che la candidata pentastellata sbandierava in campagna elettorale è rimasto, anche questa volta, inchiodato agli slogan”.

La replica del Campidoglio è affidata all’assessore Meloni e rilanciato dal blog di Beppe Grillo. Rispetto alle precedenti edizioni “abbiamo pubblicato, nei tempi previsti dalla legge, un bando in cui abbiamo dimezzato il punteggio destinato all’anzianità: 20 punti invece di 40”, spiega in riferimento alla presenza anche in passato dei Tredicine a piazza Navona.

“Il restante 80% per criteri di qualità – rivendica -: produzioni artigianali, biologiche, certificate. Chi dice che abbiamo ‘ridato il peso all’anzianità molto più forte di quello alla qualità’ mente o è in malafede. Abbiamo posto un ulteriore limite per evitare ‘concentrazioni’ ad una sola postazione alimentare e non alimentare per persona giuridica. Nessuno prima di noi l’aveva fatto. Abbiamo applicato tutte le regole per limitare qualsiasi squilibrio. Il resto lo fa la partecipazione libera degli operatori a un bando pubblico che era aperto a tutto il territorio nazionale”.

(di Paola Lo Mele/ANSA)

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