BRUXELLES. – Debito, deficit strutturale e nominale, margini di flessibilità: di seguito i numeri al centro del confronto sui conti pubblici tra Commissione Ue e Governo italiano.
130,8%: è la stima Ue del debito 2018. Discesa troppo lenta dal 132% del 2016. 0,3%: è sia la cifra dell’aggiustamento richiesto dalla Ue, che quello inserito dal Governo nella manovra 2018.
Ma i conti non tornano: per Bruxelles lo sforzo non è affatto evidente, al massimo vede uno 0,1%. Il che porta ad un buco, ad oggi, tra i 3 e i 5 miliardi. Dallo 0,3% la Commissione aveva già sottratto la flessibilità concessa anche per il 2018. 1,8%: è il deficit nominale del 2018, leggermente superiore a quello previsto dal Governo a causa di una previsione più bassa sulla crescita.