Di Battista si racconta: “Farò politica fuori dai Palazzi”

Dibba si racconta
Alessandro Di Battista si racconta

 

 


ROMA. – Con la scelta di non ricandidarsi alle prossime politiche Alessandro Di Battista ha spiazzato gli elettori del M5s, che continuerà a sostenere – ha assicurato – al di fuori dei Palazzi istituzionali, e sollevato parecchie polemiche. E ora arriva in libreria ‘Meglio liberi – Lettera a mio figlio sul coraggio di cambiare’ (pp 192, euro 17), che esce il 23 novembre per Rizzoli, in cui afferma: “Si può fare politica scrivendo, ed è quello che adesso voglio fare”.

Nel libro, il leader delle piazze d’Italia racconta cosa ha significato la nascita del figlio e la sua voglia di vivere la paternità in modo diverso. Diario intimo e delicato, ‘Meglio liberi’ inizia il 23 settembre 2017, giorno in cui il parlamentare del M5s era atteso sul palco di Italia 5 Stelle.

“Avrei voluto dare a Rimini la notizia della mia non ricandidatura” scrive Di Battista che su quel palco non sarebbe mai salito perché, come scrive lui stesso, “la vita ha più fantasia di noi” e poche ore più tardi sarebbe nato Andrea, il suo primogenito.

“Temevo che mollare la ‘politica istituzionale’ per un po’ venisse visto come una resa, come una rinuncia. Mi immaginavo giornalisti pronti a giocarci sopra, a far credere che ci fossero dei dissidi tra me e Luigi, tra me e Beppe, che il Movimento mi stesse deludendo” racconta.

Nelle prime pagine compaiono subito i suoi compagni di viaggio: Luigi Di Maio, “un fratello”; Beppe Grillo, “un amico e anche un patriota, anche se questo gli verrà riconosciuto forse soltanto tra cinquant’anni” e Gianroberto Casaleggio di cui scrive: “Ho pensato spesso che alcuni errori, sempre in buona fede, che abbiamo commesso, con lui in vita saremmo riusciti a evitarli”.

“Meglio liberi” è il diario di un bambino che nasce, di un giovane che diventa padre per la prima volta e di un parlamentare che decide di uscire dal Palazzo “con le mani più pulite di come le avevo quando sono entrato, perché forse si può davvero dire di avere le mani pulite solo se si ha l’opportunità di insudiciarsele e non lo si fa”.

Di Battista è convinto che si possa fare politica “anche educando un figlio. Io voglio insegnargli a essere libero, sufficientemente ribelle (dico sufficientemente perché non vorrei mai che a quindici anni si approfittasse di queste mie parole) e, soprattutto, a non avere paura”.

Assicura che “non smetterà mai di fare politica” e “chi comanda davvero?” rimane una delle domande che continueranno a ispirare le sue lotte politiche. “Un banchiere? Un grande editore? I pezzi grossi dei partiti? I ‘boiardi’ di Stato senza nome? Ma quando mai!

Chi comanda è la paura. Paura della propria identità, paura della diversità; paura di perdere il lavoro, paura di non trovarlo mai; paura di alzare la testa, paura di tenerla sempre abbassata”. Forse provare a educare un bambino a non avere paura – scrive Di Battista – “è un gesto rivoluzionario”.

Nelle pagine più intime del libro, quelle dedicate alla paternità, anche il racconto della prima notte a casa con il figlio: “Mi sono ricordato del rumore del phon che avevo registrato in ospedale. Ho preso il cellulare e l’ho fatto partire. Andrea si è tranquillizzato all’istante. Pare che il suono di un phon o di un aspirapolvere sia un rumore bianco e che i rumori bianchi calmino i neonati. Io mi sentivo come uno scienziato che aveva appena fatto la scoperta del secolo”.

Nel libro il leader Cinque Stelle sottolinea anche di non aver abbandonato la politica, “solo che adesso voglio farla altrove e con altri mezzi. Fuori dai Palazzi, fuori dai percorsi già segnati, lontano dalla popolarità che innegabilmente mi ha aperto molte porte, sottraendomi tuttavia il privilegio di assaporare la totale libertà”. Con Rizzoli Di Battista ha già pubblicato nel 2016 ‘A testa in su’ e nel 2012 era uscito ‘Sicari a cinque euro’ (Casaleggio Associati). In questo saggio racconta una scelta di vita che non vuole essere, chiarisce, la fine di un cammino nell’impegno civile.

(di Mauretta Capuano/ANSA)

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