Argentina, sottomarino: “Entriamo nella fase critica”

Argentina: una foto d'archivio del sottomarino ARA San Juan.
Argentina: una foto d'archivio del sottomarino ARA San Juan. EPA/ARGENTINA NAVY HANDOUT
Argentina: sottomarino; Marina, entriamo in fase critica. EPA/ARGENTINA NAVY HANDOUT

 

BUENOS AIRES,. – “Non abbiamo perso le speranze, ma stiamo entrando in una fase critica”: così Enrique Balbi, portavoce della Marina argentina, ha descritto la situazione dopo sei giorni di intensa ricerca dell’Ara San Juan, il sottomarino sparito nel Sud Atlantico, che non hanno dato finora alcun risultato.

In una conferenza stampa, il portavoce militare ha ammesso che “siamo preoccupati, e la nostra preoccupazione va crescendo”, anche a causa del problema dell’esaurimento delle riserve d’ossigeno del sottomarino. Interrogato sulle stime degli esperti, citate dai media, secondo i quali -se si è mantenuto in immersione dallo scorso mercoledì- il San Juan avrebbe sette giorni di ossigeno per l’equipaggio di 44 persone, Balbi ha detto che “non esiste un valore preciso, dipende da molte circostanze”, ma ha poi aggiunto che “siamo ormai al sesto giorno, e in quanto all’ossigeno questo ci preoccupa”.

Il portavoce ha comunque sottolineato che “tutte le ipotesi sono ancora aperte” e ha descritto in dettaglio lo spiegamento nell’Atlantico Sud di un’impressionante numero di risorse impegnate nella ricerca del sottomarino, spiegando che circa 4 mila persone lavorano in questo momento per trarre in salvo il San Juan.

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