Pensioni, Poletti chiude alle modifiche: “Fatto quanto dovuto”

Al via l'Ape volontaria

 

Al via l’Ape volontaria.

 


ROMA. – L’intervento sulla previdenza messo a punto dal Governo resta blindato nel percorso parlamentare: il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha escluso la possibilità di margini di cambiamento del provvedimento sul quale la Cgil ha ribadito la propria insoddisfazione. “Sulle pensioni quello che dovevamo fare – ha detto Poletti – lo abbiamo fatto”.

E sulla linea del ministro è anche il Pd che pur aprendo alla possibilità di intervenire in futuro sulla materia ha affermato che quanto fatto dall’Esecutivo con questa legge di Bilancio è “sufficiente”. Intanto i sindacati hanno avuto diversi incontri con i gruppi parlamentari per presentare le proprie ragioni sulle misure inserite dal Governo in un emendamento alla legge Finanziaria.

La Cgil con la segretaria generale, Susanna Camusso, ha ribadito l’esistenza di distanze significative con l’accordo siglato l’anno scorso con il Governo sulla previdenza (la cosiddetta fase due) su giovani, donne e il meccanismo che lega l’andamento della speranza di vita con l’aumento dell’età pensionabile.

“La vertenza per la Cgil resta aperta”, ha detto uscendo dall’incontro con i presidenti del gruppo Pd di Camera e Senato, Ettore Rosato e Luigi Zanda – “noi riteniamo che sulla previdenza ci sia stata un’occasione persa. Abbiamo avuto una riposta interessante dal Pd perché il partito non considera concluso l’intervento sulla previdenza”. Ma relativamente alla legge di Bilancio – ha detto ancora Camusso “le cose fatte dal Governo sono considerate sufficienti dal Pd. Qui c’è un elemento di dissenso”.

Nell’incontro avuto con i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle la Cgil ha avuto risposte di “ampia condivisione” con i parlamentari che – secondo la Cgil – hanno detto di essere “sulla stessa lunghezza d’onda” del sindacato.

La Cisl resta su posizioni diverse dalla Cgil e con la segretaria generale, Annamaria Furlan che apprezza l’approvazione da parte della Commissione Bilancio del Senato dell’emendamento sulle pensioni presentato dal Governo dopo il confronto con il sindacato. “Si tratta – ha detto – delle norme che modificano l’aspettativa di vita e le deroghe per i lavori più gravosi che abbiamo individuato insieme nel corso del confronto con il Governo. Ora ci attendiamo l’approvazione di tutto il pacchetto pensioni da parte del Parlamento in modo da garantire più equità e flessibilità al sistema pensionistico”.

I rappresentanti del Pd – ha detto il leader della Uil, Carmelo Barbagallo – hanno apprezzato il nostro tentativo di mantenere i rapporti unitari nel corso della trattativa e ci hanno assicurato il loro impegno a confermare i contenuti del provvedimento. Abbiamo ribadito che per la Uil si sta solo chiudendo una fase del confronto che dovrà, necessariamente, proseguire per ottenere ulteriori risultati: la battaglia per modificare la legge Fornero continua”.

Una bacchettata ai sindacati arriva dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, che ribadendo l’importanza dell’introduzione del reddito di inclusione ha detto che “bisogna impegnarsi a livello nazionale per aumentare la dotazione delle risorse per contrastare la povertà. Questo – ha aggiunto – è anche un monito per quei partiti politici e forze sindacali che chiedono ancora più risorse per le pensioni, quando già nella legislazione vigente per le pensioni siamo destinati a superare il 18% di spesa pensionistica sul Pil, e non sembrano tanto preoccuparsi di potenziare le risorse di contrasto alla povertà”.

(di Alessia Tagliacozzo/ANSA)