Nel 2023 il traffico dati sarà pari a 5 milioni di anni di streaming

 

 


ROMA. – Nei prossimi sei anni il traffico dati da dispositivi mobili crescerà in maniera esponenziale, sarà otto volte di più rispetto al volume attuale. Arriverà a superare i 100 Exabite al mese, cioè l’equivalente di 5,5 milioni di anni di video in alta definizione in streaming. La parte da leone la faranno sempre di più gli smartphone e crescerà anche la tecnologia 5G, il ‘motore’ degli oggetti connessi e dell’Internet delle cose.

A tracciare il quadro di un futuro vicino è il Mobility Report di Ericsson. Secondo lo studio, entro il 2023 il 95% del traffico dati sarà generato dagli smartphone contro l’attuale 85%. A fare da traino i video, che al momento occupano il 55% del traffico totale di dati da ‘mobile’ e tra sei anni ne rappresenteranno il 75%.

I video ‘immersivi’ come quelli a 360 gradi avranno un impatto sul consumo di traffico dati. Per esempio, su YouTube un video a 360 gradi utilizza una capacità di banda di quattro o cinque volte superiore rispetto a uno normale. Riguardo la tecnologia 5G, in via di sperimentazione anche in Italia, Ericsson prevede il primo miliardo di abbonamenti nel 2023. Stati Uniti, Corea del Sud, Giappone e Cina sono i mercati in cui sono attesi i primi casi di utilizzo concreto di questo standard che prevede una trasmissione velocissima di dati e la connessione di più dispositivi.

Tra gli usi più immediati, le applicazioni nella realtà virtuale e aumentata per migliorare l’esperienza degli spettatori durante i grandi eventi sportivi e musicali. Il 5G farà da motore all’Internet delle Cose (IoT) cioè gli oggetti connessi come auto, macchinari, strumenti di misurazione, sensori, terminali POS, dispositivi di elettronica di consumo e indossabili.

Secondo il Mobility Report, entro sei anni, più di 30 miliardi di dispositivi saranno connessi, di cui circa 20 miliardi lo saranno in ambito IoT. Infine, entro la fine di quest’anno, le reti LTE saranno la tecnologia d’accesso ‘mobile’ dominante. Si stima che raggiungerà i 5,5 miliardi di abbonamenti e coprirà più dell’85% della popolazione mondiale entro la fine del 2023.

“Il rapporto evidenzia il continuo trend di crescita della banda larga mobile, così come lo sforzo che stanno mettendo in campo gli operatori per affrontare la crescente domanda di connettività a livello globale – spiega Federico Rigoni, Amministratore Delegato di Ericsson in Italia -. Stiamo guidando lo sviluppo della tecnologia 5G grazie ad ingenti investimenti in ricerca e sviluppo e alle partnership siglate con 36 operatori in tutto il mondo, tra cui Tim in Italia”.

(di Titti Santamato/ANSA)