L’economia Usa accelera ancora, il Pil del terzo trimestre +3,3%

Operaio al lavoro tra le scintille di saldatura. Deficit
Operaio al lavoro tra le scintille di saldatura.
L’economia Usa accelera ancora.

 


NEW YORK. – Harvey e Irma non fermano la locomotiva americana. Il pil statunitense nel terzo trimestre cresce più delle attese segnando un +3,3%, sopra l’iniziale stima del 3%. Si tratta della velocità maggiore da tre anni e di un importante successo per Donald Trump che, sotto la sua presidenza, può così vantare il fatto che per la prima volta da dieci anni il pil supera il suo potenziale.

E il presidente americano non manca di sottolineando: ”cresciamo. E senza gli uragani la crescita nel terzo trimestre sarebbe stata del 3,9%”. Ora, aggiunge, con il taglio delle tasse la ripresa accelererà ancora di più. A certificare il buono stato di salute dell’Azienda America è Janet Yellen che, in quella che è forse la sua ultima audizione in Congresso.

Il presidente uscente della Fed parla di una ripresa che si amplia smorzando allo stesso tempo i timori su possibili rischi finanziari. ”Anche se le valutazioni degli asset sono elevate rispetto agli standard storici, le debolezze del settore finanziario appaiono moderate, con il sistema bancario ben capitalizzato” dice Yellen, ribadendo che le attuali condizioni economiche sembrano garantire rialzi graduali dei tassi di interesse.

La prossima stretta, data per scontata dal mercato, è attesa in dicembre quando i tassi potrebbero salire di un altro quarto di punto attestandosi in una forchetta fra l’1,25% e l’1,50%. A preoccupare sono però i conti pubblici americani, soprattutto alla luce del possibile taglio delle tasse. ”Direi semplicemente che sono molto preoccupata per la sostenibilità della traiettoria del debito americano” spiega Yellen.

Il riferimento è alla riforma delle tasse che, se approvata, si potrebbe tradurre in 1.500 miliardi di dollari di mancate entrate fiscali in dieci anni, con ripercussioni sul debito. Sono proprio le preoccupazioni sul disavanzo che fanno mancare per il momento i numeri ai repubblicani per l’approvazione della riforma.

Ai membri della commissione economica congiunta, Yellen chiede di fare attenzione nel delineare la riforma delle tasse tenendo in considerazione una maggiore ”equita”’ a fronte delle crescenti disuguaglianze. ”La crescita dei salari resta moderata” nonostante ”l’aumento delle pressioni sui prezzi”, mette in evidenza la Fed nel Beige Book, il rapporto che farà da base alle scelte di politica monetaria della prossima riunione di dicembre.

Il Congresso – è l’altro invito di Yellen – dovrebbe lavorare all’attuazione di politiche che migliorino le prospettive di lungo termine dell’economia, alla prese con una ripresa ”lenta”. Secondo il presidente della Fed di San Francisco, John Williams, la crescita quest’anno si attesterà al 2,5% per poi rallentare . E la Fed si impegna proprio a contrastare questo trend di rallentamento.