F1, l’Alfa Romeo torna alle gare dopo un’assenza di 30 anni

Enzo Ferrari con l'Alfa Romeo ES, al Mugello.(ANSA/AP Photo, File)

 

Enzo Ferrari con l’Alfa Romeo ES, al Mugello.(ANSA/AP Photo, File)

 


TORINO. – I motori della Rossa del Biscione torneranno a rombare, dalla prossima stagione, sulle piste di Formula 1. Nel 2018 l’Alfa Romeo, in partnership con la scuderia svizzera Sauber, rientrerà nel circus. Nome ufficiale Alfa Romeo Sauber F1 Team.

Per il brand di Fiat Chrysler Automobiles, che ha fatto la storia della Formula 1, è un ritorno atteso da più di trent’anni. “L’Alfa Romeo è determinata a scrivere un nuovo capitolo della sua unica e leggendaria storia sportiva”, commenta Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fca, che renderà noti i dettagli sabato al Museo Storico Alfa di Arese. Per il manager, che già dal 2015 lavorava al progetto, “l’accordo con Sauber F1 Team è un passo significativo nella ricostruzione del brand Alfa Romeo” e “restituisce al campionato uno dei marchi che hanno fatto la storia di questo sport”.

“Siamo molto contenti di dare il benvenuto all’Alfa Romeo, che ha una lunga storia di successi nelle corse. Siamo molto orgogliosi che questa compagnia abbia scelto di lavorare con noi per tornare al vertice del motorsport. Non vediamo l’ora di iniziare questa lunga e proficua collaborazione”, afferma Pascal Picci, presidente della Sauber Holding Ag.

L’accordo pluriennale con il team svizzero prevede una cooperazione strategica, commerciale e tecnologica in tutte le possibili aree di sviluppo anche attraverso la condivisione di ingegneri e personale tecnico specializzato di Alfa Romeo.

Le monoposto saranno motorizzate con le power unit Ferrari 2018 e presenteranno una livrea caratterizzata dagli “inconfondibili colori” Alfa Romeo (probabilmente il tema principale sarà un “Rosso Alfa”). Il brand era già presente sulle fiancate della Ferrari da due stagioni con il mitico Quadrifoglio Verde.

“E’ un motivo di orgoglio per tutti noi. Un sogno che si poteva realizzare esclusivamente grazie al grande lavoro e alle grandi capacità manageriali della dirigenza di Fca”, commenta Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia.

In una foto del 4 agosto 1957 Juan Manuel Fangio taglia vittorioso il traguardo al Nuerburg, Germania. EPA/ALBERT RIETHAUSEN

Nell’album dei ricordi, l’Alfa Romeo ha al volante mostri sacri come Tazio Nuvolari e l’argentino Manuel Fangio. E’ il mito dei motori prima della Ferrari. Una storia intessuta di trionfi e personaggi indimenticabili, compreso quell’Enzo Ferrari che su un’Alfa cominciò a correre e che da quella macchina fece nascere la scuderia di Maranello.

In Formula 1 è presente dal 1950 fino al 1988, sia come costruttore sia come fornitore di motori. Già al debutto nel 1950 e nel 1951, Alfa Romeo vince il primo campionato mondiale piloti con Nino Farina e Fangio. Dal 1961 al 1979 Alfa Romeo partecipa come fornitore di motori per diversi team di F1, da McLaren a Brabham, da Osella a Ligier.

Torna nel 1979 come costruttore e si classifica al sesto posto nel campionato costruttori nel 1983. L’ultima presenza risale al GP di Australia del 1985 con i piloti Riccardo Patrese ed Eddie Cheever. Ora il terzo ritorno in pista e una nuova pagina leggendaria da scrivere.

(di Amalia Angotti/ANSA)