Scuola, sondaggio Eumetra: gli italiani la vogliono più severa

Professoressa in un'aula
Scuole italiane all'estero, manca un docente su tre

 


FIRENZE. – Per il 67% degli italiani la scuola è troppo poco severa riguardo alla condotta degli allievi ed il 68% giudica sbagliata la recente abolizione della bocciatura per l’insufficienza in condotta. Sono i risultati del sondaggio commissionato dal Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità a Eumetra Mr.

Il 59% pensa che la scuola sia troppo poco esigente riguardo alla preparazione degli studenti, il 75% considera utili i compiti a casa e circa il 50% ha saputo che durante gli esami di Stato alcuni docenti chiudono un occhio su chi copia.

I risultati del sondaggio, afferma una nota di Eumetra, dicono dunque che in grande maggioranza l’opinione pubblica non condivide gli orientamenti pedagogici che hanno caratterizzato, con rarissime eccezioni, le politiche scolastiche degli ultimi decenni.

Dall’orizzonte ministeriale è infatti sparito il valore dell’impegno, dello studio e dell’esercizio costanti. La colpa dell’insuccesso sembra essere esclusivamente della scuola, di una didattica sbagliata, di un’insufficiente “personalizzazione” dell’apprendimento. Gli esami poi sono stati via via aboliti e i due rimasti (terza media e maturità) resi sempre meno impegnativi.

Quanto alla disciplina, cornice indispensabile dell’apprendimento, mai si è sentito un ministro parlare agli studenti di responsabilità, dei doveri che si accompagnano ai diritti, di rispetto delle regole. E gli insegnanti, come i dirigenti, mai sono stati sollecitati a farle rispettare con la necessaria fermezza. Frequenti anzi i messaggi in direzione opposta, come la recente abolizione del 5 in condotta.

Ovvie conseguenze: difficoltà di chi in classe cerca di contrastare, anche con sanzioni, i comportamenti scorretti; stress crescente tra gli insegnanti; danni molto seri alla preparazione degli studenti; progressivo scadimento del senso civico.

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