Disoccupazione stabile a 11,1% ma l’Italia tra le ultime in Europa

Disoccupazione stabile a 11,1% ma Italia indietro Ue

 


ROMA. – Luci e ombre sul lavoro negli ultimi dati Istat: a ottobre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile all’11,1% rispetto a settembre, a un livello comunque molto superiore all’area Euro (8,8%) che nel complesso registra una riduzione di 0,1 punti sul mese e di un punto percentuale rispetto a ottobre 2016 (solo -0,6 punti in Italia).

Anche il dato sull’occupazione – rileva l’Istat – è stabile rispetto a settembre mentre registra un aumento di 246.000 occupati su ottobre 2016. Ma se l’aumento è legato soprattutto al lavoro dipendente (+387.000 unità mentre gli indipendenti diminuiscono di 140.000 unità) la stragrande maggioranza è a termine (+347.000) mentre appena 39.000 unità sono stabili.

“Anche a ottobre – ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti – i dati evidenziano una sostanziale stabilità del mercato del lavoro sul piano congiunturale, confermando la tendenza di medio-lungo periodo di crescita dell’occupazione. Con gli incentivi previsti nella legge di bilancio per il 2018 contiamo di rafforzare ulteriormente questa tendenza, in particolare sostenendo le assunzioni di giovani con contratti di lavoro stabile”.

Crescono soprattutto gli occupati over 50, anche per ragioni demografiche con 340.000 unità in più rispetto a ottobre 2016. Ma se si guarda al tasso di occupazione (58,1% complessivo, stabile su settembre e in aumento di 0,7 punti su ottobre 2016) aumenta su base annua in tutte le fasce di età (+1,1 punti tra i 50 ei 64 anni).

La crescita dell’occupazione della fascia più anziana, legata anche all’inasprimento dei requisiti per l’accesso alla pensione, è stata molto sostenuta negli ultimi 13 anni con un tasso di occupazione delle persone tra i 50 ei 64 anni che è passato dal 43,6% di ottobre 2004 al 59,6% attuale (oltre 2,5 milioni di persone in questa fascia in più al lavoro). Segnali positivi arrivano anche dall’occupazione dei giovani con un tasso (17%) stabile sul mese ma in crescita di 0,4 punti su ottobre 2016.

Diminuisce al 34,7% il tasso di disoccupazione tra i 15 e i 24 anni tornando sui minimi raggiunti a marzo 2017. Rispetto a settembre diminuisce di 0,7 punti mentre rispetto a ottobre 2016 cala di 2,5 punti. Migliora leggermente anche la situazione delle donne al lavoro: il tasso di occupazione femminile è stabile al 49% sul mese ma avanza di 0,7 punti sull’anno, più di quello maschile (+0,6 punti).

Il tasso di occupazione delle donne resta comunque lontanissimo da quello medio europeo (48,1% in media 2016, il secondo peggiore nell’Ue che in media dell’anno è al 61,4%). Proseguono le difficoltà del lavoro indipendente: a ottobre perde 140.000 posti rispetto a ottobre 2016 mentre perde quasi un milione di posti rispetto a ottobre 2004 (da 6,27 milioni a 5,3 milioni).

L’Inps ha diffuso i dati sugli occupati extracomunitari e comunitari nati in paesi dell’Est dal quale emerge che tra gli extracomunitari (quasi due milioni nel complesso) la nazionalità più rappresentata è quella albanese seguita da quella marocchina,cinese e ucraina. Tra i cittadini comunitari dell’Est (quasi un milione di nel complesso conosciuti all’Inps, 853.000 dei quali lavoratori) la stragrande maggioranza (81,1%) è rumena. Per alcune nazionalità la grande maggioranza dei lavoratori è uomo (il 94,9% degli egiziani conosciuti all’Inps) mentre per altre lo è una piccola parte (solo il 16,7% tra gli ucraini).

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