Meloni apre la sfida sulla destra al governo: “A noi la guida”

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia.
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia.

 

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.

 


TRIESTE. – La doppia sfida della destra di Giorgia Meloni: essere alla guida del centrodestra e del Paese. Con questo obiettivo aprirà a Triste il secondo congresso nazionale di Fratelli d’Italia. Un ‘appello ai patrioti’ è lo slogan scelto per la due giorni di assise che si concluderà con la rielezione della leader alla presidenza del partito.

Un congresso che cade in un momento delicato per tutto il centrodestra, in tensione per il continuo gioco al rialzo tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini su programma e leadership. L’ultima goccia, in ordine di tempo, è l’esclusione della Lega dalla giunta siciliana di Nello Musumeci. Ma a mantenere alta la febbre tra gli alleati c’è soprattutto il duello sulla premiership. Il rilancio del Cavaliere con l’indicazione del generale Gallitelli come candidato alla presidenza del Consiglio è stato accolto da un violento fuoco di fila a destra e dal Carroccio.

Nonostante il leader di Fi minimizzi e ai microfoni del Tg3 si affretti a gettare acqua sul fuoco declassando le divisioni interne a fatti “secondari” rispetto all’unità “sui temi importanti”, sia il segretario della Lega che la leader di Fdi invocano chiarezza. E Meloni ha fatto sapere che appena si chiuderà il congresso di Fratelli d’Italia chiederà una vertice con gli alleati.

Davanti a 4.000 delegati in arrivo da tutto il paese, oltre alle delegazioni dei partiti alleati (domenica è previsto il saluto anche del presidente della regione Sicilia Nello Musumeci), Meloni illustrerà la “seconda fase” e gli obiettivi in vista delle elezioni politiche a cui mira il suo Movimento. “Fratelli d’Italia – ha ricordato presentando il congresso nazionale – è nato 5 anni fa per dare casa e speranza alla storia della destra italiana. Mi pare che l’obiettivo sia stato centrato”.

Leitmotiv della due giorni triestina è l’appello rivolto ai patrioti. Un riferimento, ci tiene a precisare, che non guarda al passato: “non intendo qualcosa di antico o museale, oggi per noi i patrioti sono operai, gli imprenditori che non delocalizzano, le coppie di precari che mettono al mondo un bambino, le maestre che non rinunciano presepe in classe, le mamme che io considero delle vere eroine”.

E non è un caso infatti che i vertici del partito abbiano deciso di celebrare proprio nel capoluogo giuliano il secondo congresso del partito: Trieste – osserva Meloni – è una delle città simbolo dell’amore per l’Italia e città che più di tutte ha voluto essere italiana”.

Con il congresso del partito, la leader di Fdi si prepara dunque a lanciare la “sfida per il governo del paese. Pensiamo di poter essere il valore aggiunto per la vittoria del centrodestra”. Nessuna intenzione di lasciare la scena solo a Salvini e Berlusconi, anzi la stessa leader di Fdi ribadirà di essere in campo per conquistare la leadership della coalizione. Chiuso il congresso, Meloni ha fatto già sapere di voler chiedere un incontro al Cavaliere e al segretario della Lega per iniziare a parlare in modo concreto del programma. Un canovaccio a cui ogni leader potrà offrire il suo contributo.

E nel pacchetto di proposte di Fratelli d’Italia ci sarà il reddito d’infanzia e il sostegno alla natalità, la super-deduzione delle tasse per chi assume, l’espulsione dei clandestini,il blocco navale e l’abolizione della protezione umanitaria. Tutti temi che saranno discussi nel corso del congresso nazionale. C’è anche attesa per il possibile passaggio di Daniela Santanchè da Fi a Fratelli d’Italia. L’ufficializzazione, anche se la parlamentare azzurra non dà al momento conferme ufficiali, dovrebbe avvenire domenica.

(dell’inviata Yasmin Inangiray/ANSA)

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