Borges a Maduro: “Niente dialogo a palazzo. Inviti Lei gli affamati a Miraflores”

Borges: “Niente incontri a Miraflores”. Il politico ha suggerito a Maduro di invitare a palazzo chi muore di fame e malattia
Borges: “Niente incontri a Miraflores”. Il politico ha suggerito a Maduro di invitare a palazzo chi muore di fame e malattia

CARACAS. –  Durante il suo programma televisivo della domenica, Maduro ha ringraziato la coalizione dell’opposizione e i paesi che hanno accompagnato il quarto tentativo di dialogo. Il presidente, però, ha approfittato per chiedere pubblicamente al Mud di continuare a Miraflores i preparativi per la prossima riunione che dovrebbe avere luogo il 15 dicembre, sempre in Dominicana.

Tuttavia Borges è stato chiaro: niente incontri a Miraflores. Il politico ha suggerito invece a Maduro di invitare a palazzo i venezuelani che muoiono di fame e malattia, come conseguenza del modello economico sbagliato del governo.

Borges ha incalzato che andranno a Miraflores quando l’opposizione “ricupererà la democrazia nelle elezioni del 2018.”

Crisi umanitaria: dubbi che il governo la riconosca

Anche se si specula che l’incontro del 1 e 2 dicembre sia stato di buon auspicio per un eventuale negoziato su alcuni punti, sembra proprio che il governo non ceda sul tema della crisi umanitaria. Almeno per ora.

Difatti Maduro crede che “il Venezuela è un paese in costante espansione e non ha bisogno di alcun aiuto umanitario.”

A questa affermazione Borges ha risposto: “La sua resistenza ad accettare il bisogno di un canale umanitario non ribadisce altro che il dramma dei venezuelani non è priorità per voi. Mentre lei parla in Tv, c’è gente che sta morendo per mancanza di cibo e medicine.”

Quindi, il governo nega il bisogno di aiuto umanitario, ringrazia e vuole riportare la discussione a casa.

La Mud ha obbligato il governo a dialogare

Ma il ringraziamento di Maduro all’opposizione ha infastidito il presidente dell’An. Borges ha chiarito che è stato Il Mud, e non viceversa, a obbligare il governo a dialogare.

Il politico ha annunciato che sosteranno una riunione con i cancellieri della regione prima della data prevista per il nuovo incontro il15 dicembre.

“Noi abbiamo la data, l’agenda, e le regole chiare per la prossima riunione. Siamo noi quelli che vi abbiamo fatto sedere al tavolo di negoziato.”

“Il nostro interesse non è accudire al vostro invito ma bensì raggiungere un accordo su una rotta da seguire per il futuro del paese. Futuro che deve essere garantito con cibo e medicine e il voto libero.”

Una situazione drammatica che viene banalizzata a suon di dichiarazioni e reazioni. Ormai non si sa più a chi credere. Maduro non finisce mai di stupire con i suoi annunci, ma neanche l’opposizione è riuscita ad andare più in là di fornire qualche risposta.

Finora, sembra non ci siano accordi. E da sperare, invece, che le parti arrivino a qualcosa di concreto per il bene di tutti.

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