Nel 2017 più morti sulle strade. Ministro Delrio: “Inaccettabile”

Incidenti stradali in crescita
Incidenti stradali in crescita

 

ROMA. – Tornano a crescere nel 2017 i morti sulle strade italiane. Dai primi dati raccolti da Polizia stradale e Carabinieri, fino al 30 novembre, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si contano 30 vittime in più (+1,9%): 1.578 persone contro le 1.548 del 2016.

Si tratta di dati parziali, perché, come ha spiegato il direttore della Polizia stradale, Giuseppe Bisogno, durante la presentazione della campagna un #buonmotivo per essere responsabili di Anas, Ministero dei Trasporti e Polizia, mancano i dati della polizia locale: “è nei centri urbani che si registra la maggior parte degli incidenti mortali”.

Nel 2016 sono state 3.283 le vittime sulla strada, in diminuzione del 4,2% rispetto al 2015: “Quasi dieci morti al giorno – ha osservato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. “Una strage inaccettabile”. “Dal 2001 – ha ricordato – con più di 7 mila” morti, le vittime oggi sono diminuite. Il Paese, “sta facendo grandissimi passi avanti sulla sicurezza”, ma ci sono “ancora tantissime cose da fare. La curva in diminuzione si è fermata, speriamo che i dati a fine 2017 siano migliori. Lavoriamo per questo”.

Al momento, però, ha sottolineato Bisogno “non stiamo andando bene”. Si registrano 12 incidenti mortali in più (1.438) rispetto l’anno scorso (1.450) con un aumento dello 0,8%. 162 i pedoni che hanno perso la vita (+3,2%), 400 i motociclisti (+7,8%). In calo invece le vittime a bordo di autovetture (804, -2,4%) e velocipedi (76, -21,6%). Per la sicurezza dei ciclisti, ha ricordato Delrio, sono stati messi due “pilastri”: la legge sulla ciclabilità e le ciclovie turistiche, “elementi importanti per proteggere i ciclisti anche urbani”.

Disattenzione e velocità rimangono però le principali cause di incidenti. La repressione non basta, ha osservato Bisogno: “Oggi ci manca una cosa: il ritiro della patente per uso illecito del telefonino alla prima infrazione. Sono ripetitivo, ma insistiamo”.

“Abbiamo proposto allo studio della Commissione parlamentare questa norma – ha ricordato Delrio – c’è stato un intasamento nell’iter delle riforme, anche del codice della strada, ma sicuramente la proposta è sul piatto. Se le leggi andranno avanti, come si auspica, diventerà operativa”.

Richiama dunque all’attenzione e alla responsabilità verso gli utenti più vulnerabili (pedoni, ciclisti, motociclisti, ciclomotoristi) la campagna un #buonmotivo: “Il rispetto degli altri è condizione irrinunciabile per prevenire il rischio”, ha detto Delrio.

“Siamo in prima linea sul fronte della sicurezza stradale – ha concluso il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani – con il grande progetto di manutenzione avviato nel 2015 per mettere in sicurezza il patrimonio esistente. Ma la strada è uno spazio condiviso, per renderlo sicuro serve l’impegno di tutti”. Testimonial della campagna, che parte oggi, il cantante Francesco Gabbani. Al via anche un contest per musicisti chiamati comporre un “buon motivo” per muoversi in sicurezza.

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