Sinistra attira, in arrivo Boldrini e De Magistris

Boldrini con Grasso
Boldrini con Grasso

 

 


ROMA. – La strada era già stata imboccata all’assemblea di Campo Progressista ma ora, dopo l’addio di Pisapia al progetto unitario di centrosinistra, tutti, nel Pd e anche a sinistra, danno per scontato che, quando dopo l’approvazione della manovra scioglierà la riserva, la presidente della Camera Laura Boldrini “abbraccerà” Liberi e Uguali di Pietro Grasso.

Un arrivo “di peso” che colma anche la lacuna della carenza di figure femminili nel neonato partito che sfiderà il Pd. Ma che crea un problema di overbooking per le liste: più candidati che posti sicuri visto che per Leu la battaglia sui collegi è ai limiti dell’impossibile.

Il Pd ha sperato fino all’ultimo di riuscire a convincere la presidente della Camera a marciare insieme con Giuliano Pisapia verso un accordo con il Nazareno. Ma il passo indietro dell’ex sindaco di Milano ha infranto calcoli e speranze. Anzi, secondo alcuni, la decisione finale di Pisapia è stata presa anche dopo aver capito che Boldrini, che aveva già messo in chiaro all’assemblea di Campo Progressista di non vedere margini d’intesa con il Pd, resta inamovibile sulla decisione di andare a sinistra con il presidente del Senato.

La nascita, domenica scorsa, di Leu ha messo in moto un processo attrattivo di cui il merito, riconoscono anche gli ex dem, è proprio nel discorso “inclusivo ma di sinistra” dell’ex magistrato.

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, da anni in frizione con Matteo Renzi, ha telefonato a Grasso. Un colloquio che potrebbe preludere ad un incontro nei prossimi giorni: lo spazio civico occupato da sindaci e amministratori è sempre guardato con attenzione tanto dal Pd, che guarda al primo cittadino di Cagliari Massimo Zedda, tanto nella formazione a sinistra.

Nella sfida al Pd, gli ex dem aprono per ora le porte a tutti e nei prossimi giorni sveleranno anche il simbolo della formazione: “Liberi e Uguali” su uno sfondo rosso “con Pietro Grasso” senza la dicitura presidente. A metà dicembre ci sarà un’iniziativa sul programma per insistere sulle parole d’ordine del lavoro e dell’uguaglianza. Poi dopo l’Epifania, quando le Camere saranno sciolte, ci sarà la stretta sulle liste, croce e delizia di ogni partito e vero test su chi ha il timone.

(di Cristina Ferrulli/ANSA)

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