Piazza vuota per M5s, avvio della campagna con volantinaggio

M5s, avvio campagna con volantinaggio
M5s, avvio campagna con volantinaggio

 

 


ROMA. – Parte con una piazza vuota e un inciampo di comunicazione la campagna elettorale del M5s all’insegna della guerra ai privilegi della politica. Un programma di “Agorà” pubbliche che sarebbe dovuto partire da Roma, città simbolo della politica e che ha in calendario un primo gruppo di altre piazze in tutta Italia. Come quella di Arezzo, il 15 dicembre, che sarà una delle tappe clou di questa prima tranche del tour elettorale dei parlamentari M5S. Nella città Toscana, luogo simbolo della vicenda Etruria, il M5S porterà con Luigi Di Maio diversi parlamentari e forse anche Beppe Grillo.

Ma la partenza che avrebbe dovuto avere il maggior impatto mediatico doveva essere questa di Roma: “Tutti in campagna elettorale vi diranno che vogliono tagliare i vitalizi e i costi della politica ma solo il M5s ha la credibilità per poterlo dire perché già lo fa” dice Di Maio snocciolando i risultati delle ‘restituzioni’ degli stipendi e dei risparmi realizzati dagli eletti con il Movimento.

Quasi 90 milioni di euro risparmiati dai circa 2 mila esponenti M5s grazie al taglio agli stipendi dei parlamentari, dei portavoce Regionali e degli europarlamentari, grazie alla rinuncia all’indennità di carica sia in Parlamento che nelle Regioni, alla rinuncia dei rimborsi elettorali per le Politiche 2013, alla rinuncia dei rimborsi elettorali delle elezioni Regionali e quella dei fondi delle fondazioni dei partiti politici europei fino agli avanzi dello Tsunami Tour.

Il M5s, promette Di Maio, non usufruirà neppure degli stanziamenti per il finanziamento pubblico dei partiti nè “dei fondi del due per mille”, annuncia il candidato premier chiarendo indirettamente quanto previsto invece dal documento costitutivo del Comitato elettorale che non escludeva queste ipotesi.

“Noi ci autofinanziamo e la nostra raccolta fondi, in pochi giorni, ha già raggiunto, grazie a tante piccole donazioni da 30 euro, la cifra di 150 mila euro”. Questo significa “che se una forza ci crede veramente può fare politica senza privilegi e fondi pubblici”, dice uscendo da Montecitorio assieme ad un gruppo di parlamentari destinati a fare volantinaggio tra le vie del centro, uno dei pochi luoghi della capitale in cui alle ultime comunali i 5 Stelle non hanno conquistato il municipio.

Per essere l’esordio della campagna elettorale, l’iniziativa parte un po’ in sordina. La manifestazione M5s era stata inizialmente prevista a piazza San Silvestro con un appuntamento pubblicizzato sul blog di Beppe Grillo. Poi è stata spostata davanti Montecitorio dove era stato anche allestito un palco per il comizio: un equivoco, si sono precipitati a spiegare i 5 Stelle quando la piazza all’orario dell’appuntamento previsto era visibilmente vuota.

“Abbiamo semplicemente cambiato la destinazione per quello che ne so. L’obiettivo nostro è adesso stare tra le persone, infatti faremo volantinaggio in città per raccontare quello che vogliamo fare” spiega Di Maio. E anche il ‘frontman’ delle mobilitazioni, Alessandro Di Battista, sostiene che si sia trattato di un “misunderstanding”.

“Non sapevo del palco e come sapete – dice rivolto ai cronisti, gli unici in piazza – quando c’è un’iniziativa di piazza sono il primo a comunicarla, chiedendo ai cittadini di esserci”. Ci scherza sopra, o almeno così sembrerebbe, un deputato 5 Stelle che sulla sua bacheca privata rispolvera uno dei fuorionda “cult” della storia della tv con Emilio Fede che durante il ‘suo’ Tg non si tiene e sbotta: “che figura di merda!”.

(di Francesca Chiri/ANSA)

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