Champions: Tottenham e Shakhtar, Juve e Roma urna amica

Tabellone degli abbinamenti Champions. EPA/SALVATORE DI NOLFI
Tabellone degli abbinamenti Champions. EPA/SALVATORE DI NOLFI

 


NYON (SVIZZERA). – E’ andata bene alle italiane, solo big match per le grandi di Spagna. Può essere definito così l’esito del sorteggio degli ottavi di Champions League. L’ex centrocampista di Liverpool, Real e Bayern Xabi Alonso non ha avuto la mano troppo pesante con Juventus e Roma, che dovranno vedersela con Tottenham e Shakhtar Donetsk, mentre Real Madrid e Barcellona daranno vita ai confronti più attesi, rispettivamente contro Paris SG (per Neymar e compagni la sfida con CR7 sarà un test decisivo per capire fin dove potranno arrivare in Europa) e il Chelsea di Antonio Conte.

Bene è andata anche alle italiane impegnate nell’Europa ‘minore’, a parte l’Atalanata delle meraviglie che dovrà vedersela con il Borussia Dortmund: servirà almeno ripetere quanto di buono è stato fatto contro Everton e Lione. Invece Lazio, Milan e anche Napoli partono favorite contro Steaua, Ludogorets e Lipsia, anche se la vena realizzativa del bomber targato Red Bull Timo Werner potrebbe creare problemi alla difesa di Sarri. Ma bisognerà aspettare febbraio, quando le competizioni continentali riprenderanno.

L’ottimismo è misurato sia in casa juventina che romanista. Pavel Nedved, vice-presidente della Juventus, non dà per scontato il passaggio del turno: “c’erano grandi possibilità di capitare su una squadra inglese – ha spiegato -, e così è stato. Non abbiamo mai affrontato il Tottenham, che ha un allenatore, Pochettino, molto bravo a sfruttare il potenziale offensivo. Gli Spurs non mi sembrano rivali più deboli di Liverpool, City e United”.

L’ex Pallone d’Oro non ha torto, basti pensare che il Tottenham ha vinto un girone in cui c’erano anche Real Madrid e Borussia Dortmund, e si avvale di un bomber del calibro di Harry Kane. I londinesi hanno già battuto la Juve, 2-0 nell’amichevole di agosto che, per gli uomini di Allegri (entusiasta di tornare a Wembley), fu di preparazione alla finale di Supercoppa contro la Lazio.

“Ma non eravamo in condizione”, precisa Nedved. “Sono d’accordo con Allegri – continua -, quando dice che bisogna essere ottimisti. Disputare due finali di Champions in tre stagioni non è da tutti. Avevamo bisogno di sistemare alcune cose ma ora va meglio. La vera Juve è quella che ha vinto a Napoli”.

Emblematico il sorriso di Francesco Totti quando i bussolotti elvetici hanno abbinato la sua Roma allo Shakhtar Donetsk, squadra sulla carta ucraina ma praticamente ‘brasiliana’. I precedenti in realtà non sono favorevoli ai giallorossi, ma la sfida è tutta da giocare, e soprattutto la Roma ha evitato le altre due rivali che erano rimaste nel ‘bussolotto’, ovvero Real Madrid e Bayern Monaco.

Il direttore sportivo capitolino Monchi non si lascia trascinare dall’euforia: “è vero che il sorteggio poteva andare peggio, ma non per questo è andato bene”, puntualizza. Lo Shakhtar è l’unica squadra che ha battuto il Manchester City quest’anno, e nei gironi ha eliminato il Napoli. Merita quindi il massimo rispetto”.

Gli ucraini, da parte loro, sono felici di aver ‘pescato’ la Roma. L’amministratore delegato dello Shakhtar, Sergiy Palkin, non lo si nasconde: ” la Roma è un’ottima squadra, ma quando vedo le altre potenziali avversarie, non mi posso lamentare – dice -. Battere il Manchester City, anche se non ha fatto giocare contro di noi tutti i titolari, non è una cosa da tutti. Lo sottolineo pur tenendo conto che la Roma è forte, con gente come Alisson, Nainggolan e Dzeko di altissimo livello. Essere costretti a giocare ‘in esilio’ a Kharkiv per noi è uno svantaggio”.

Guardando al resto del tabellone, spicca il confronto tra Real Madrid e Paris SG, in cui la squadra francese cercherà di non ripetere l’impresa ‘al rovescio’ degli ottavi della scorsa stagione, con il clamoroso KO per 6-1 dopo la vittoria per 4-0 dell’andata. Contrariato il dirigente madridista Emilio Butragueño: “questa partita avrebbe potuto benissimo essere una finale, data la forza delle due squadre. Il Paris SG è ogni anno più competitivo e il suo potenziale è enorme”. Difficile dare torto al ‘Buitre’, ma anche il Real, come ha dimostrato mille volte, è capace di tutto.