Gentiloni: “Condizioni per investire nel Sud senza precedenti”

Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è intervenuto a Napoli al convegno "Avere 20 anni al Sud: le ragioni per restare e per tornare" organizzato da Il Mattino di Napoli. (Foto Presidenza del Consiglio)

 

Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è intervenuto a Napoli al convegno “Avere 20 anni al Sud: le ragioni per restare e per tornare” organizzato da Il Mattino di Napoli. (Foto Presidenza del Consiglio)

NAPOLI. – Il presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, a Napoli per un forum del Mattino sui giovani, è convinto che ora ci sono “condizioni per investire e creare lavoro a Sud che sono di una convenienza senza precedenti”.

Un Mezzogiorno che dopo un lungo periodo di sofferenza può guardare con maggiore fiducia al futuro perché la crescita nelle regioni del Sud “prese nel loro insieme, anche se è una forzatura prenderle nel loro insieme, è allineata a quello nazionale”. I risultati, sostiene il premier, “per alcuni versi sono addirittura migliori delle medie nazionali”, con un andamento dell’export incoraggiante.

 

Parlando al convegno “Avere 20 anni al Sud”, il premier ha detto che sono state create “le condizioni economico-legislative di contorno favorevoli con il credito d’imposta rafforzato, la decontribuzione per l’assunzione di giovani che vale doppio per il Mezzogiorno”. Con questo, ha aggiunto, “proviamo a dare una spallata a una situazione che apparentemente non si riesce a smuovere”.

E per il futuro, soprattutto nel Mezzogiorno ed in particolar modo in Campania sprona a puntare sul binomio “turismo-cultura” ma anche sull’economia sostenibile che “è una sfida fondamentale”.

“La sinergia tra il mondo delle imprese, dell’università e della ricerca – ha aggiunto il premier – è di straordinaria importanza. Il Mezzogiorno ha dimostrato con casi limitati ma certamente straordinari in che modo l’innovazione può costituire primati a livello globale”.

Prima dell’arrivo di Gentiloni, dinanzi al teatro Mercadante ci sono stati momenti di tensione con alcuni manifestanti. In due hanno affisso su una gru uno striscione con la scritta “Lavoro per tutti” mentre più tardi una ventina di persone, aderenti a vari movimenti, ha tentato di avvicinarsi all’ingresso del teatro ma è stata allontanata dalla polizia.

Un confronto a più voci, coordinato dal direttore de Il Mattino, Alessandro Barbano, oltre che con il premier, con i ministri per lo Sviluppo Economico, Carlo Calennda e della Coesione territoriale, Claudio De Vicenti; con il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia; il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

Per il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda “non è utile rifare una nuova cassa per il Mezzogiorno”. Per Calenda “non ha funzionato nonostante ci abbiamo buttato dentro miliardi” e “il ritardo nello sviluppo del Mezzogiorno si materializza quando un investitore estero – ha aggiunto riferendosi alla querelle sull’Ilva – porta cinque miliardi e il governatore di una Regione fa ricorso per cacciarlo. Non ho visto nel mondo questa cosa”.

Il ministro Claudio De Vincenti ha ricordato i provvedimenti approvati dal governo che “sono stati rifinanziati per il 2018 e che dunque continueranno a produrre i loro effetti che sono positivi per l’occupazione e in primo luogo per l’occupazione giovanile”.

(di Alfonso Pirozzi/ANSA)

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