Berlusconi pensa al governo e gela Fi: “Solo la metà saranno ricandidati”

Centrodestra
Silvio Berlusconi apre al centro.

 

Centrodestra
Silvio Berlusconi apre al centro.

 


ROMA. – Una squadra di governo da presentare prima delle elezioni in cui solo 8 posti saranno assegnati a dei politici. Lo schema che Silvio Berlusconi ha in mente è ormai diventato un suo cavallo di battaglia e in un’intervista a Tgcom 24 l’ex premier non esita a rispolverarlo: pochi “professionisti della politica” e spazio a chi rappresenta al meglio i settori della società civile.

Un criterio che il Cavaliere ha intenzione di applicare non solo al futuro esecutivo (“Salvini e Meloni sono d’accordo”) ma anche alla pattuglia parlamentare. L’idea di pescare nuovi volti dalla società civile è un obiettivo a cui il leader di Fi sembra non rinunciare.

Anzi, Berlusconi coglie l’occasione per annunciare che dei circa 100 parlamentari di Forza Italia solo la metà sarà ricandidato. Non è la prima volta che il Cavaliere ‘spiazza’ e tocca ai suoi fedelissimi rassicurare la pattugli azzurra. Ed anche in questo caso l’annuncio del taglio dei parlamentari FI genera più di qualche malumore. Certo, la convinzione è che,alla fine, tutti gli uscenti saranno ricandidati ma l’idea di restyling che l’ex premier ha in mente lascia comunque il segno.

Forte dei sondaggi che danno il centrodestra in crescita ed il suo partito al 17,4% l’ex capo del governo ha intenzione di consolidare il vantaggio convinto che con la sua presenza in campagna elettorale le percentuali siano destinate a crescere. Domani Berlusconi, come ormai è tradizione, presenterà il nuovo libro di Bruno Vespa mentre giovedì volerà a Bruxelles per la riunione dei leader del Ppe prima del Consiglio Europeo.

Ed è proprio l’Europa uno dei temi che il leader azzurro ha intenzione di battere in campagna elettorale sottolineando che con “i governi di sinistra il nostro paese non conta più nulla. Ed un esempio è la mancata assegnazione della sede dell’Ema a Milano”.

E se la promessa è quella di “tornare a Bruxelles a battere i pugni”, il Cavaliere promette che uno dei primi impegni del suo governo sarà una riforma fiscale che porti alla flat tax e all’abolizione delle tasse (“il 60% rappresentano un’estorsione dello Stato) tra cui il bollo sulla prima auto. Un progetto che rischia di non vedere la luce, avvisa, se al governo dovessero andare i Cinque Stelle “che odiano chi ha fatto i soldi nella vita e la classe media”. Un programma, quello messo a punto dall’ex premier, che sarà all’attenzione di una commissione ad hoc con gli altri sherpa del centrodestra.

Intanto si è tenuta la prima riunione in cui si parlava anche delle candidature alle regionali e dove si è stabilito cha la coalizione si batterà per l’election day. Nel prossimo incontro invece si entrerà più nel dettaglio sui candidati da presentare per la corsa alla presidenza delle Regioni chiamate alle urne il prossimo anno.

Prima della pausa natalizia è in agenda (anche se ancora non c’è una data) il vertice tra lo stesso Berlusconi e il duo Salvini-Meloni. Nell’attesa il segretario della Lega continua a far campagna elettorale come se fosse lui il leader del centrodestra: “Con un governo a guida Lega avremo la maggioranza sia alla Camera che al Senato”, è la convinzione di Salvini che torna a ribadire il suo no al ritorno degli ex Ap: “Non si può imbarcare la qualunque. Io ho nulla contro Lupi che è una bravissima persona ma ha abbiamo idee diverse”.

(di Yasmin Inangiray/ANSA)