Papa: “Domenica sia senza lavoro, siamo figli non schiavi”

 

 


CITTA’ DEL VATICANO. – Papa Francesco lo dice parlando del perché la domenica bisogna andare a messa, ma tocca un argomento che è anche al centro del dibattito politico, quello del ‘no’ al lavoro festivo. “Alcune società secolarizzate hanno smarrito il senso cristiano della domenica illuminata dall’Eucaristia”, dice ai circa ottomila fedeli riuniti nell’Aula Paolo VI per l’udienza generale.

“In questi contesti – osserva – è necessario ravvivare questa consapevolezza, per recuperare il significato della festa, non perdere il senso della festa, della gioia, della comunità parrocchiale, della solidarietà, del riposo che ristora l’anima e il corpo”. Di tutti questi valori, secondo il Pontefice, “ci è maestra l’Eucaristia, domenica dopo domenica”.

Per questo, prosegue, il Concilio Vaticano II ha voluto ribadire che “la domenica è il giorno di festa primordiale che deve essere proposto e inculcato alla pietà dei fedeli, in modo che divenga anche giorno di gioia e di astensione dal lavoro” (Cost. Sacrosanctum Concilium, 106).

“L’astensione domenicale dal lavoro non esisteva nei primi secoli: è un apporto specifico del cristianesimo”, ricorda Francesco. “Per tradizione biblica gli ebrei riposano il sabato, mentre nella società romana non era previsto un giorno settimanale di astensione dai lavori servili. Fu il senso cristiano del vivere da figli e non da schiavi, animato dall’Eucaristia, a fare della domenica – quasi universalmente – il giorno del riposo”.

Per il Papa, “senza Cristo siamo condannati a essere dominati dalla stanchezza del quotidiano, con le sue preoccupazioni, e dalla paura del domani. L’incontro domenicale con il Signore ci dà la forza di vivere l’oggi con fiducia e coraggio e di andare avanti con speranza”.

Secondo Francesco, “è la messa che fa la domenica cristiana! La domenica cristiana gira attorno alla messa. Che domenica è, per un cristiano, quella in cui manca l’incontro con il Signore?”. “Non andiamo a Messa per dare qualcosa a Dio, ma per ricevere da Lui ciò di cui abbiamo davvero bisogno”, risponde quindi a chi dice che “non serve andare a messa, nemmeno la domenica, perché l’importante è vivere bene, amare il prossimo”.

“Come possiamo praticare il Vangelo senza attingere l’energia necessaria per farlo, una domenica dopo l’altra, alla fonte inesauribile dell’Eucaristia?”, osserva. E al “perché andare a messa la domenica?” “non basta rispondere che è un precetto della Chiesa; questo aiuta a custodirne il valore, ma da solo non basta. Noi cristiani abbiamo bisogno di partecipare alla messa domenicale perché solo con la grazia di Gesù, con la sua presenza viva in noi e tra di noi, possiamo mettere in pratica il suo comandamento, e così essere suoi testimoni credibili”.

Al termine dell’udienza, Francesco ha salutato i partecipanti al Forum Internazionale delle Ong di ispirazione cattolica, in precedenza ricevuti nell’Auletta della Sala Nervi, apprezzandone gli “sforzi di portare la luce del Vangelo alle varie periferie del nostro mondo, per difendere la dignità dell’uomo, per promuovere lo sviluppo integrale dei popoli, e per venire incontro ai bisogni materiali e spirituali di tanti membri della nostra famiglia umana”.

“Vi incoraggio – ha aggiunto – a lavorare sempre in uno spirito di comunione e collaborazione con le altre Ong cattoliche ed anche con i rappresentanti della Santa Sede, quale segno dell’impegno della Chiesa nella costruzione di un mondo sempre più giusto e solidale”.

(di Fausto Gasparroni/ANSA)

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