Terremoto: ad Acquasanta Terme prima Bottega della speranza

 

ACQUASANTA TERME (ASCOLI PICENO). – “Nell’epoca in cui proliferano i centri commerciali, noi ripartiamo dalla bottega. Dal recupero della manualità, della capacità di dialogo, di incontro e di riscoperta dell’ingegno umano”. Con queste parole il vescovo di Ascoli Piceno, mons. Giovanni D’Ercole ha presentato il progetto “Botteghe della Speranza” che ha visto ad Acquasanta Terme l’inaugurazione della prima struttura.

Una Bottega su due piani, che si affaccia sul corso del paese e sul futuro di tutte le persone che vorranno provare a rimettersi in gioco attraverso il lavoro e la formazione professionale. Un progetto, sostenuto dal Sermig e dalla Fondazione Vodafone, che mira al “recupero della tradizione – ha sottolineato il vescovo – perché queste zone hanno il grande vantaggio di avere dei maestri di vita”.

Centosessanta metri quadrati di stanze, aule e laboratori, per convogliare esperienze ed energia, la “Bottega della Speranza” punta tutto sulla professionalità, sulla bellezza e sulle risorse del territorio. “Perché solo da qui, e con le forze che ognuno di noi può mettere in campo, è possibile risalire” ha sottolineato don Paolo Sabatini, presidente dell’associazione “Laboratorio della Speranza” che ha dato il via al progetto.

In programma ci sono corsi di formazione professionale gratuita per i residenti dei centri del cratere: idraulico, imbianchino-decoratore, organizzatore di eventi-wedding planner, birraio, manutentore del verde, guida naturalistica. E ancora, falegnameria, e-commerce e un negozio gestito dai ragazzi che, in questo modo, avranno la possibilità di conoscere tutto quello che occorre per portare avanti una attività.

Nella Bottega c’è spazio per imparare ma anche per insegnare: chi ha conoscenze da trasmettere, venga, è il benvenuto”. “Noi c’eravamo già dal primo giorno – ha ricordato con emozione Ernesto Olivero, fondatore del Sermig – per condividere con voi questa tragedia. Abbiamo lavorato in silenzio ed in silenzio continueremo a sostenere i vostri progetti”. “Ringrazio il vescovo – ha detto il sindaco di Acquasanta, Sante Stangoni – che è stato vicino al nostro comune in molte situazioni e ci ha dato una mano, sia economica che morale”.