CAF approva finanziamento per 400 milioni di dollari al Bcv

La Corporación Andina de Fomento  ha aperto una linea di finanziamento di 400 milioni di dollari, affidata alla Banca Centrale del Venezuela, per aiutare la stabilità del paese.
La Corporación Andina de Fomento  ha aperto una linea di finanziamento affidata alla Banca Centrale del Venezuela

Caracas.- La Corporación Andina de Fomento  ha aperto una linea di finanziamento di 400 milioni di dollari, affidata alla Banca Centrale del Venezuela, per aiutare la stabilità del paese.  CAF Corporación Andina de Fomento e Banca per lo Sviluppo di Latino America, è una banca di sviluppo multilaterale, con sede a Caracas. Il suo obiettivo è di promuovere la crescita sostenibile dei paesi membri e l’integrazione regionale, attraverso il finanziamento di progetti prevalentemente infrastrutturali.

comunicato stampa della CAF, diramato da Santiago de Cile, chiarisce che l’obiettivo del finanziamento per il Venezuela è quello di fornire appoggio macroeconomico. L’aiuto ottenuto dalla CAF dovrebbe permettere di controllare i rischi di liquidità eccessiva dei passivi, e contribuire a stabilizzare le importazioni nel paese.

Difatti, la CAF appoggia e fornisce liquidità ai paesi membri che ne hanno bisogno. Nel caso venezuelano, la CAF ha utilizzato come canale la Banca Centrale del Venezuela perché è “una entità autonoma.”

Negli ultimi tre anni, 11 paesi membri del CAF nella regione si sono beneficiati con più di 5.100 milioni di dollari.

La regione cresce mentre il Pil venezuelano si contrae

La CAF ha contribuito alla crescita sostenuta dei paesi della regione. E questa crescita viene monitorata da CEPAL. La Commissione Economica per Latino America e i Caraibi (CEPAL) ha detto che il 2017 è stato un anno di crescita generale, arrivata all’1,3%. E l’organizzazione delle Nazioni Unite stima che questa cifra raggiungerà il 2,2% nel 2018. Il contesto è tuttora favorevole alla crescita che potrebbe aggirarsi intorno al 3,0%. Le economie emergenti faranno meglio di quelle sviluppate.

Non è così, però, per il Venezuela che rimane l’unico paese in crisi. Nel bilancio preliminare sulle economie di Latino America ed i Caraibi, la CEPAL ha registrato la contrazione del Pil venezuelano addirittura del 9.5% alla chiusura del 2017. E il Pil continuerà a scendere fino ad arrivare a -5,5% il prossimo anno.

Invece il Panamà avrà la maggiore crescita 5,5%nel 2018 con rispetto al 5,3% del 2017; e Repubblica Dominicana aumenterà da 4,9% a 5,1%. Mentre Nicaragua da 4,9% raggiungerà il 5.

Alicia Bárcena, segretaria di CEPAL ha sottolineato la necessità di impulsare politiche di sviluppo che aiutino a diminuire le ineguaglianze sociali e la spesa pubblica.