Ledezma: 2018 anno cruciale per Venezuela

El líder de la organización política Alianza Bravo Pueblo (ABP) ya había solicitado a los países de América Latina a sumarse a las sanciones que vienen aplicando Estados Unidos y la Unión Europea (UE)
El líder de la organización política Alianza Bravo Pueblo (ABP) ya había solicitado a los países de América Latina a sumarse a las sanciones que vienen aplicando Estados Unidos y la Unión Europea (UE)
Per Ledezma il 2018 sarà l’anno chiave per la liberazione del Venezuela.
Per Ledezma il 2018 sarà l’anno chiave per la liberazione del Venezuela.

 

Madrid.- Antonio Ledezma e pure il padre di Leopoldo López coincidono nel pensare che il 2018 sarà un anno determinante per la liberazione del Venezuela. Non c’è tempo, il paese deve uscire dalla profonda crisi politica e sociale in cui si trova. Le opinioni dei due oppositori sono state raccolte durante l’attività commemorativa dei 187 anni della morte del Libertador Simón Bolívar svolta in un parco di Madrid.

Ledezma non si stanca di denunciare la crisi umanitaria nel paese. Questa volta il politico ha denunciato i danni che sta causando la malnutrizione in più di 300.000 bambini che si ritrovano sottosviluppati per via della mancanza di cibo.

“È un paradosso che stia accadendo proprio in un paese ricchissimo, con le riserve di petrolio più grandi del pianeta. I soldi destinati per lo sviluppo di programmi sociali se li sono rubati, questo è il problema” ha detto Ledezma.

E aggiunto: “È già volato un mese da quando ho lasciato il Venezuela en non ho fatto altro che lavorare a favore del paese. Ho girato mezza Europa e sono stato negli Stati Uniti e continueremo a collaborare per il riscatto della democrazia.”

Ledezma spera di tornare in Venezuela ma ciò significa il riconoscimento di esiliato da parte del governo venezuelano, e perciò la fine di tale condizione. Presupposto per ora impossibile.

Le denuncie del padre di Leopoldo Lopez

Un altro venezuelano che non si ferma è Il padre di Leopoldo López. Con il suo omonimo, ha denunciato per l’ennesima volta la condizione del figlio che si trova agli arresti domiciliari dopo anni di carcere. Suo padre ha ribadito che è isolato, malgrado i domiciliari, e si trova sotto stretta vigilanza “condannato in un giudizio che è stato una messinscena.”

Inoltre, si è riferito alla malnutrizione e le sue conseguenze: il 70% dei venezuelani soffre di questa calamità e ha perso in media 8 kili.

E, secondo López padre, il governo venezuelano sta commettendo un crimine di lesa umanità perché impedisce che il cibo entri nel paese attraverso un corridoio umanitario. “Questo oltrepassa la crisi umanitaria, diventa un crimine di lesa umanità” ha sottolineato, López.

“È impossibile che si possa andare avanti così, il popolo non ce la fa più. Perciò il 2018 sarà cruciale per il Venezuela e il riscatto della democrazia.”