Rsf, 65 reporter uccisi nel 2017, numero croniste raddoppia

(ANSA) – PARIGI, 18 DIC – Sono stati 65 i giornalisti (50 professionisti, 7 blogger, 8 collaboratori) uccisi nel mondo nel 2017 mentre svolgevano il loro mestiere. Lo rileva l’ultimo rapporto di Reporters sans frontières (Rsf), registrando un leggero calo (-18%) rispetto ai 79 che hanno perso la vita nel 2016 e in generale rispetto agli ultimi 14 anni. Ma secondo Rsf è raddoppiato il numero delle giornaliste uccise: 10 nel 2017 contro le 5 dello scorso anno. Fra queste la maltese Daphne Caruana Galizia, che ha creato shock nel mondo. Il rapporto dell’ong dedita alla libertà di stampa afferma anche che la Cina “resta la più grande prigione di giornalisti al mondo e perfeziona anche il suo arsenale di misure per reprimere giornalisti e blogger” e che “non applica più la pena di morte contro gli oppositori, ma lascia consapevolmente che la loro salute si degradi in prigione” fino alla morte”. Un capitolo riguarda la Siria, definita “fabbrica di ostaggi stranieri”: “Ci sono oggi 29 ostaggi, di cui di cui 7 giornalisti stranieri”.