In Italia senza Internet una famiglia su tre. Lo usa il 92% dei giovani


ROMA. – Nelle case di una famiglia su tre manca ancora una connessione a Internet fissa. Pian piano le cose stanno migliorando, soprattutto grazie ai giovani e alla passione crescente per lo shopping online (che ha contagiato più della metà degli italiani), ma sull’utilizzo delle tecnologie Ict la differenza tra l’Italia e gli altri paesi europei continua a farsi sentire.

Il quadro dipinto dall’Istat sul rapporto tra cittadini, imprese e tecnologie dell’informazione e della comunicazione mostra infatti un impiego sempre più diffuso ed evoluto della Rete nelle attività economiche e nella vita quotidiana. Tuttavia, resta un gap rilevante rispetto agli altri paesi Ue, soprattutto per il ricorso all’e-Commerce come canale di acquisto e vendita di beni e servizi.

Rispetto al 2016, le famiglie con un accesso a Internet da casa sono cresciute dal 69,2% al 71,7%. Così come sono aumentate quelle che utilizzano la banda larga (passate dal 67,4% al 69,5%), ma il tasso medio di penetrazione di quest’ultima (79%) lascia l’Italia troppo indietro rispetto alla media europea dell’85%. Eppure, negli ultimi dodici mesi, si è connesso a Internet almeno una volta il 65% degli italiani, mentre quasi uno su due (il 47,6%) è online tutti i giorni.

Sono però sicuramente i giovani fra i 15 e i 24 anni i più connessi (nel loro caso la percentuale di utilizzo quotidiano sale al 92%). Anche se cominciano ad appassionarsi sempre di più alla Rete pure i 55-59enni, che si connettono tutti i giorni nel 68,2% dei casi.

Intanto cresce sempre di più la voglia di shopping online degli italiani. Nel 2017, quelli che fanno acquisti su Internet sono passati dal 50,5% al 53%. A sfatare il mito delle compere prevalentemente femminili, c’è il dato che vede gli uomini (57,1%) più propensi all’e-commerce rispetto alle donne. I beni più acquistati sono abiti e articoli sportivi (40,4%), articoli per la casa (38,5%) e servizi riguardanti viaggi e trasporti(36,6%).

I servizi online più utilizzati sono invece quelli bancari (42,5%), soprattutto nella classe di età 35-44 anni (dove sfiora il 50%) e i servizi di pagamento, ad esempio Paypal (37,7%) con un picco tra i 20 e i 34 anni (oltre il 45%). Tra le persone connesse a Internet negli ultimi 3 mesi, il 18,8% ha utilizzato la Rete per trovare un alloggio contattando direttamente un privato tramite siti web o app come Airbnb e Homeaway.

(di Maria Chiara Furlò/ANSA)

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