Natale: spopola il menu di pesce, consumi +5% a prezzi stabili

Il pesce, menù della vigilia di Natale
Il pesce, menù della vigilia di Natale

ROMA. – Mai così tanto pesce nelle tavole delle feste degli italiani. Complice la stabilità dei prezzi, gli acquisti aumenteranno del 5% rispetto allo scorso anno, con una spesa complessiva di poco meno di 1 miliardo di euro. Arrivano le stime di Coldiretti ImpresaPesca nel precisare che il picco degli acquisti, come ogni anno, è previsto per il giorno della Vigilia.

Tre italiani su 4, infatti, secondo un sondaggio di Federcoopesca-Confcooperative, il 24 dicembre prevedono almeno una portata a base di prodotti ittici di mare o di acqua dolce, pescati o allevati, preparati con ricette regionali, dove non mancheranno tocchi di cucina gourmet o fusion da parte dei più giovani.

L’offerta di pesce quest’anno è particolarmente abbondante, grazie anche al bel tempo degli ultimi giorni che porterà tra il 20% e il 30% di prodotto nazionale in più sui banchi dei mercati o in pescheria. Condizioni queste, che garantiscono al consumatore, un’ampia scelta, un buon rapporto qualità-prezzo e in alcuni casi listini più bassi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Protagonista in tavola sarà il pesce locale e nazionale, come alici, vongole, sogliole, triglie e seppie. E se il 62% degli italiani assaggerà il salmone arrivato dall’estero, appena l’11% si permetterà le ostriche e sempre l’11% il caviale spesso di produzione nazionale. Per il cenone della Vigilia, in particolare, gli italiani sceglieranno vongole e frutti di mare per i primi piatti per una spesa di 105 milioni di euro, e pesce per i secondi per 480 milioni.

Tra i prodotti di acquacoltura, in particolare, troverà spazio la trota, eccellenza italiana sana ed economica, come fa sapere l’Associazione Piscicoltori Italiani di Confagricoltura. Per non cadere nelle trappole del mercato, dove 3 pesci in vendita su 4 provengono dall’estero, il consiglio della Coldiretti è di guardare sempre l’etichetta sul bancone, dove deve essere specificato il metodo di produzione (‘pescato’, ‘pescato in acque dolci’, ‘allevato’) con tipo di attrezzo e zona di cattura o produzione.

E per acquisti 2.0 c’è l’app ‘Che pesce sono?’ creata da Federcoopesca, che consente di avere a portata di smartphone la carta di identità di oltre 30 specie, con indicazioni in merito a stagionalità, denominazione scientifica e commerciale, taglia minima e caratteristiche e qualità nutrizionali.

(di Sabina Licci/ANSA)

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