Intercettazioni: Anm e penalisti restano critici su riforma

(ANSA) – ROMA, 28 DIC – La riforma delle intercettazioni riceverà domani il via libera definitivo dal Consiglio dei ministri con alcune modifiche. Ma il giudizio degli operatori del diritto resta critico. Per il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Eugenio Albamonte il punto dolente della legge è “lo strapotere” della polizia giudiziaria nel selezionare le intercettazioni irrilevanti, del cui contenuto non resterà traccia nei verbali: così “diventa impossibile un vero controllo da parte del pm”, con il rischio di “errori” che non saranno verificabili a posteriori. Ancora più drastica l’Unione delle camere penali: “è una riforma che non possiamo considerare positiva – dice Rinadlo Romanelli, componente della giunta – perchè per tutelare privacy e riservatezza si è scelto di limitare fortemente il diritto di difesa. Il che crea danni significativi a chi si trova coinvolto il vicende giudiziarie. Già oggi difendere e complicato. Un domani diventerà pressoché impossibile, tanto meno nella fase cautelare”.