Terrorismo: espulso da Bolzano foreign fighter kosovaro

Espulso da Bolzano foreign fighter kosovaro
Espulso da Bolzano foreign fighter kosovaro

 

 

BRESCIA. – Espulso perché ritenuto soggetto pericoloso per lo Stato dopo che aveva combattuto in Siria per l’organizzazione Rinia Islame Kacanik tra la fine del 2014 e i primi mesi del 2015. Il provvedimento del Ministero dell’Interno è stato eseguito nei confronti di un foreign fighter 28enne di origini kosovare residente in provincia di Bolzano.

Secondo le indagini dell’Antiterrorismo italiano il giovane era stato in contatto, soprattutto attraverso Facebook, con un connazionale già condannato a sette mesi di reclusione in Kosovo per apologia del terrorismo. Si tratta di Samet Imishiti, per lungo tempo muratore in provincia di Brescia dove era arrivato ad inizio degli anni 2000.

Venne arrestato nel 2015 in patria, a Pristina dove era tornato da poco, nell’ambito di un’inchiesta della Digos di Brescia che coinvolse anche il fratello dello straniero, Ismail, all’epoca residente a Chiari, nel Bresciano, ed espulso dal territorio nazionale. Imishiti utilizzava la rete per fare propaganda all’Isis e in uno dei messaggi agli atti dell’inchiesta aveva attaccato il pontefice. “Ricordatevi che non ci sarà più un Papa dopo questo, questo è l’ultimo, non dimenticatevi ciò che vi sto dicendo”.

Dopo la strage di Parigi del Bataclan il kosovaro Samit Imshiti scrisse sul proprio profilo: “Questo è solo l’inizio, miscredenti. Capirete che l’islam non si combatte, è inutile. I leoni hanno lasciato un messaggio e per Allah non dormirete sonni tranquilli”.

Oggi si trova in Kosovo, dove ha scontato sette mesi di detenzione in cella, e attraverso la rete nega all’ANSA di conoscere il soggetto di Bolzano espulso. “Mai visto e neppure sentito” dice. La Procura di Brescia nel frattempo intende procedere nei suoi confronti e ha già inviato la richiesta di rinvio giudizio. “Io sono stato arrestato e condannato con l’ordine del tribunale di Brescia. Come fanno a processarmi due volte per lo stessa cosa, scusa?” si chiede. “Io non sono cittadino italiano e non ho il permesso di soggiorno dal 2014. Quindi – aggiunge – il mio processo sarà fuori legge. Se per loro è legale io voglio un permesso speciale per partecipare al processo”.

Con quella del kosovaro 28enne di Bolzano, imbarcato su un volo partito da Malpensa, sono 105 le espulsioni eseguite dall’inizio dell’anno e 237 quelle dal 1 gennaio 2015 ad oggi.

(di Andrea Cittadini/ANSA)