Stangata in arrivo per le famiglie italiane: nuove tariffe per luce e gas

 

ROMA. – Per la bolletta della luce la stangata di fine anno è una brutta sorpresa, +5,3%, ben oltre le attese. E’ invece una conferma il maxi-rincaro del gas, +5%, legato al previsto ‘effetto inverno’. E aumentano anche le tariffe delle Autostrade, in media del +2,74%.

Dal primo gennaio il conto per famiglie e pendolari si fà più salato. Per la principale rete autostradale italiana, Autostrade per l’Italia (gruppo Atlantia), l’aumento è dell’1,51%; per le controllate del gruppo Sias (Gavio) è in media del 3,02%. Sono più pesanti gli aumenti riconosciuti alle concessionarie Strada dei Parchi, + 12,89%, e Milano Serravalle – Milano Tangenziali, +13,91%.

E spicca il +52,69% per i trentuno chilometri, da Aosta Ovest a Morgex, gestiti da Rav: è un aumento legato a una sentenza dopo un ricorso della società, come anche nel caso di Strada dei Parchi e Autostrade Meridionali (+5,98%). Mentre, tra gli aumenti più significativi, l’aumento dei pedaggi per Milano Serravalle e per la A4 Torino-Milano (+8,34%) segue gli investimenti fatti tra il 2013 ed il 2017 per migliorare le tratte.

“Aumenti inaccettabili”, tuona l’Unione Nazionale Consumatori: “Rincari del 13,91%, come per la Milano Serravalle, vuol dire mandare in tilt i bilanci dei pendolari”.

E’ in particolare sul fronte di gas e luce che dalle associazioni di consumatori si alza un coro di proteste: l’Unc calcola che “per una famiglia tipo significa pagare 28 euro in più per la luce e 51 euro in più per il gas nel corso del 2018. Una stangata complessiva pari a 79 euro”.

Sono rincari decisi dall’Autorità per l’Energia all’appuntamento di fine anno con l’aggiornamento trimestrale delle “condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori nei servizi di tutela”: la famiglia tipo subirà un incremento del +5,3% per le forniture elettriche e del +5% per quelle gas.

Quella che si è scatenata sui costi della luce è una sorta di tempesta perfetta che ha spiazzato anche alcuni tra i più accreditati esperti del settore (che avevano previsto aumenti intorno al +2,5%): “L’aumento dell’elettricità – dice infatti l’Autorità – è legato ad una serie di fattori concomitanti, ben 9, tutti al rialzo, che hanno portato ad una decisa crescita dei prezzi all’ingrosso nell’ultimo trimestre (+20% del Prezzo Unico Nazionale solo a novembre rispetto ad ottobre)”.

Fattori che vanno dalla minore disponibilità di energia nucleare dalla Francia e dall’aumento delle quotazioni d’oltralpe, ad una minore efficienza del sistema per alcune limitazioni nei transiti di elettricità sulla rete italiana (in particolare al Sud), all’impatto “dell’anno più arido degli ultimi 200 anni”, il 2017, sulla generazione idroelettrica nazionale.

Più in generale, a determinare l’aumento delle bollette della luce sono gli incrementi sia dei prezzi all’ingrosso sia dei costi per la sicurezza del sistema elettrico e per mantenerlo adeguato ed in equilibrio; e “pesa, ma non solo” l’aumento delle agevolazioni per le aziende energivore.

Sul gas incide il previsto effetto stagionale con le attese di “consumi e quotazioni in aumento a livello europeo”.

“Grave che per la luce siano risaliti gli oneri di sistema, per via delle aziende energivore. Si tratta di tasse occulte”, dice tra l’altro l’Unione Nazionale Consumatori. Per il Codacons “si tratta di aumenti del tutto sproporzionati e che avranno un impatto elevatissimo sui nuclei familiari numerosi e sulle famiglie a reddito medio-basso”.

Di “vere e proprie tasse occulte” parla anche Federconsumatori che invoca “un serio e mirato intervento normativo”. E Adiconsum denuncia che “i consumatori italiani pagano l’energia più cara d’Europa. E’ arrivato il momento – avverte – di rivedere complessivamente l’assetto del sistema elettro-energetico italiano”.

(di Paolo Rubino/ANSA)

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