Trieste: giochi solo per bimbi italiani, critiche da Caritas e Diocesi

 

 

TRIESTE. – In una città cosmopolita come Trieste, fiera di questa sua caratteristica – e della tolleranza – e ricca anche grazie alle comunità straniere che da secoli la abitano, è difficile individuare i parametri che distinguono un italiano da un non italiano. Basti guardare i cognomi degli abitanti. Dunque, l’indicazione dell’assessore comunale Lorenzo Giorgi (FI), che in Fb limita i beneficiari di una iniziativa legata alla Befana ai soli bambini italiani escludendo gli altri, sembra impraticabile prima che discriminante.

Una iniziativa divenuta facile obiettivo per l’opposizione politica del Pd: i bimbi si presentino al banchetto per avere in dono un gioco con i risultati delle analisi del sangue, si ironizza. Ma la vicenda – anche se il post è stato cancellato – è uscita dai binari politici: sul caso è intervenuta la Caritas Diocesana che, d’accordo con l’arcivescovo di Trieste, Crepaldi, ha espresso “il più vivo rammarico” e “preoccupazione”.

Giorgi si è attirato anche l’ironia di Enrico Mentana che ha portato il caso in ambito nazionale. La sua posizione sposa quella dell’associazione promotrice dell’iniziativa, la ‘Ti aiutiamo noi Trieste Onlus’ che in passato aveva denunciato una professoressa, rea di aver mandato in giro gli studenti a intervistare immigrati.

E mentre il M5S triestino chiede l’allontanamento di Giorgi, questi si difende sostenendo che “che l’Italia è l’unico Stato al mondo in cui affermare che aiutare i propri connazionali prima degli altri ti fa essere tacciato di razzismo”. Spiega: “C’è chi fa la raccolta per i cani e i gatti, chi fa la raccolta ugualmente importante per i bambini siriani: hanno tutti la stessa dignità” e, comunque, “se arrivasse in piazza qualche bimbo non italiano a chiedere un giocattolo vorrei vedere chi avrà il coraggio di non darglielo”.

Calca la mano il candidato del Pd alla Regione Fvg, Sergio Bolzonello, che definisce il post di Giorgi “aberrante”. E calca la mano anche il vicesindaco di Trieste, il leghista Pierpaolo Roberti che, dal suo profilo Fb, riflette: “Il politicamente corretto ci ha pervasi a tal punto da proibirci di pensare prima ai nostri figli che a quelli degli altri?”. E ricorda che giorni fa il Governo “ha introdotto sgravi fiscali per le cooperative che assumono migranti a tempo indeterminato, alla faccia dei tanti disoccupati di casa nostra, ma se un’iniziativa benefica viene proposta per soli italiani viene fuori il finimondo?”.

Getta invece acqua sul fuoco il presidente del Consiglio comunale, Marco Gabrielli che lapidariamente sostiene: “Tutti i bambini sono bambini”. Ricordando che il Comune ha patrocinato manifestazioni di beneficenza nei confronti di tutti, indipendentemente dalla nazionalità e confessione religiosa.

(di Francesco De Filippo/ANSA)

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