Salvini in campagna come Trump: “I media contro di noi”

Matteo Salvini

 

Matteo Salvini

 

MILANO. – Ai primi di gennaio, si farà finalmente chiarezza sull’alleanza di centrodestra. Ma Matteo Salvini, che lamenta di essere boicottato dall’informazione mainstream, a partire dal popolare salotto Rai di Fabio Fazio, è già in cammino per la sua campagna elettorale da candidato premier. Per ora soltanto della Lega, che ambisce a diventare la prima forza della coalizione dopo il voto.

Secondo Salvini, il 4 marzo “non saranno le solite elezioni Politiche, ma un referendum fra chi difende gli interessi degli italiani e chi invece ha svenduto il Paese all’Europa, alla finanza e alle multinazionali”. Fra i primi, ovviamente, il leader leghista annovera se stesso, parlando già di ‘governo Salvini’ pronto a giurare al Quirinale.

Il modello resta quello di Donald Trump, la cui ricetta è stata declinata nello slogan: “Prima gli italiani”. Dal presidente americano, Salvini ha detto di voler prendere ispirazione per quanto riguarda la riforma fiscale appena approvata dal Congresso Usa (con il progetto di una flat tax che vede d’accordo Forza Italia) ma anche per le scelte in materia di immigrazione, compreso il taglio ai finanziamenti all’Onu, definito un “ente inutile”.

A Silvio Berlusconi, che vedrà a giorni insieme a Giorgia Meloni, il leader leghista ha dunque chiesto alcuni impegni irrinunciabili, che rappresentano il nocciolo della sua offerta elettorale per il 2018. Cancellare la legge Fornero sulle pensioni, “blindare” i confini rimpatriando in aereo tutti gli immigrati irregolari, ridiscutere i trattati Ue. Niente notaio, “basta un impegno pubblico – ha detto -, ma poi patti chiari e amicizia lunga”.

Quindi, “niente riciclati” in lista. E, soprattutto, “niente inciuci” col Pd, magari a sostegno di un Gentiloni bis che “la Lega non voterà mai”. Salvini ha elencato le sue priorità ieri sera subito dopo lo scioglimento delle Camere alla ‘Berghem Frecc’ di Albino, la festa invernale del Carroccio in provincia di Bergamo, dove sono di fatto sparite le bandiere del partito, così come la parola Nord dal simbolo, sostituite dall’unica coreografia ufficiale: i cartelli blu con la scritta ‘Salvini premier’. Stile Trump, appunto.

Poi il leader leghista ha ribadito la sua linea, punto per punto, in una lunga intervista al quotidiano ‘Libero’, in cui ha assicurato di andare “d’accordissimo” con Berlusconi, purché ci sia chiarezza sugli obiettivi. L’unica incognita di questa campagna elettorale, secondo Salvini, saranno i media, insieme agli effetti del blocco dei conti della Lega da parte del Tribunale di Genova.

“L’indegno Corriere della Sera continua a insultarci, Fazio ha invitato tutti tranne me, ma me ne frego – ha affermato -. Altri spenderanno milioni, noi faremo girare le idee a costo quasi zero. Non abbiamo le televisioni, ma abbiamo la gente dalla nostra parte”.

(di Alessandro Franzi) (ANSA)

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