Papa: un 2018 tra riforme, viaggi, giovani, famiglie

Papa Francesco visita il Parish Cemetery in Dhaka, Bangladesh. ANSA/ETTORE FERRARI
Papa Francesco visita il Parish Cemetery in Dhaka, Bangladesh. ANSA/ETTORE FERRARI

CITTA’ DEL VATICANO. – Sarà un anno che, oltre al completamento della riforma della Curia, comprenderà focus particolari come quelli sulle famiglie e sui giovani, e ancora importanti viaggi all’estero e in Italia. Il 2018 di Francesco si preannuncia con un calendario sempre denso di eventi mentre, nonostante le resistenze da più parti e qualche inciampo di troppo, prosegue il cammino ‘riformatore’ dell’attuale pontificato, verso una Chiesa – come vuole Bergoglio – ancor più proiettata verso una dimensione universale e decentrata e dallo spiccato accento pastorale, ‘accogliente’ e missionario.

Mentre si attende per lunedì 8 gennaio, appena concluso il ciclo natalizio, il discorso del Papa al Corpo diplomatico, già uno dei più significativi dell’anno, per tracciare la linea dell’azione e della visione internazionale della Chiesa, Francesco già una settimana dopo, lunedì 15 gennaio, partirà per l’importante trasferta in Cile e Perù (fino al 22), ancora nella ‘sua’ America Latina per la quale continua ad auspicare la soluzione delle gravi discrepanze sociali e il riscatto della corruzione.

Per ora, per l’anno appena cominciato, non ci sono altre visite all’estero ufficialmente confermate, ma il Papa dovrebbe andare anche all’Incontro Mondiale delle Famiglie che si svolgerà a Dublino dal 21 al 26 agosto: un’occasione che, oltre a tirare le fila della ricezione della Amoris Laetitia, avrebbe anche una rilevante valenza politica per la possibilità che Bergoglio si rechi pure in Irlanda del Nord giungendoci dalla Repubblica dell’Eire, fatto mai accaduto prima.

Restano al momento in ballo altri viaggi di cui si è fatta voce (Paesi baltici? Si può riparlare del Sud Sudan, dopo il viaggio ‘saltato’ l’anno scorso? A quando l’attesissima visita in Uruguay e nella natia Argentina?), ma mancano indicazioni di alcun tipo mentre gli unici indizi possono essere i ‘vuoti’ nel calendario della Casa pontificia, come quelli nella prima settimana di giugno (annullata l’udienza generale di mercoledì 6, per cui il Papa dovrebbe essere fuori) o alla fine di settembre (annullato l’Angelus di domenica 23).

Visite papali avranno comunque luogo anche in Italia: sabato 17 marzo nelle Pietrelcina e San Giovanni Rotondo di Padre Pio, mentre non è ancora ufficializzata la data della trasferta a Venezia per l’incontro con le Chiese del Nordest.

Quanto ai temi al centro dell’agenda papale, oltre alla definizione degli ultimi aspetti della riforma della ‘Pastor bonus’ per l’organizzazione della Curia romana (prossimo appuntamento del ‘C9’ dal 26 al 28 febbraio) e ai sempre più delineati accorpamenti nel sistema dei media vaticani, a quello della famiglia si aggiungerà quello dei giovani, su cui va avanti il lavoro preparatorio – compresa anche la valutazione dei questionari compilati online entro il 31 dicembre appena trascorso – del Sinodo in programma dal 3 al 28 ottobre prossimi.

E sempre in ottobre, almeno dalle ipotesi che si fanno in sede di postulazione e presso la diocesi di Brescia, potrebbe svolgersi un altro grande evento: la canonizzazione di papa Paolo VI, Pontefice particolarmente caro a Bergoglio e per il quale è stato individuato il secondo miracolo, utile alla proclamazione della santità.

Non è affatto escluso che nell’anno possa anche arrivare la canonizzazione di mons. Oscar Romero e che Francesco possa andare ad officiala in Salvador. Possibile, infine, un nuovo Concistoro per la creazione di cardinali, mentre in campo internazionale sono sempre attivi i canali di negoziato con la Cina per il possibile accordo sulla nomina dei vescovi.

(di Fausto Gasparroni/ANSA)

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