Accordo in bilico, il Pd prova a rassicurare Emma Bonino

 

 

ROMA. – Pd ancora con il fiato sospeso, dopo la minaccia di Emma Bonino e di +Europa di correre da soli e non in coalizione: una conferenza stampa dell’ex Commissaria Ue, di Riccardo Magi e di Benedetto Della Vedova farà chiarezza sulla vicenda, anche se in casa Dem si respira una certa fiducia sulla risposta, dopo gli ulteriori contatti avuti in giornata da Piero Fassino, con Matteo Renzi che derubrica il problema a questione “burocratica” e non politica.

La questione nasce dalle norme del Rosatellum sulla raccolta delle firme per le candidature, che i partiti devono raccogliere sulle proprie liste nei collegi proporzionali, ma anche sui collegi uninominali con i candidati di coalizione. Ma questi vengono decisi all’ultimo, pochi giorni prima del deposito delle candidature (previsto il 29 gennaio), e visto che +Europa è il solo partito che deve raccogliere le firme (tutti gli altri sono esentati), dovrà farlo in pochi giorni. Cosa impossibile a meno di raccogliere le firme su moduli in bianco: ma la violazione delle leggi è l’ultima cosa che si può chiedere ai radicali.

Il tessitore Fassino sui giornali ha ammesso l’erroneità della norma assicurando l’impegno del Pd ad aiutare +Europa a raccogliere le firme in pochi giorni. Cosa che ha un po’ irritato gli interessati che in giornata hanno insistito affinché il Viminale emanasse una circolare interpretativa sulla raccolta delle firme. Soluzione esclusa dall’Interno.

L’aiuto del Pd, hanno fatto notare Bonino-Magi-Della Vedova a Fassino non sarebbe sufficiente. Infatti se in un collegio un candidato della coalizione ma di un altro partito, all’ultimo rinunciasse alla candidatura, invaliderebbe le firme e quindi le liste della circoscrizione della sola +Europa, visto che gli altri partiti non hanno obbligo di raccogliere le firme.

Fassino, in una nota, ha assicurato l’impegno di tutta la coalizione, che verrà espressamente dichiarato da tutti i contraenti (Pd, Insieme e Civici Popolari) dopo la conferenza stampa di +Europa. Sul piano politico le affermazioni anti-Euro di Berlusconi, Salvini e Fassina hanno aiutato a riavvicinare Pd e +Europa, nella consapevolezza che il centrosinistra è l’unica coalizione chiaramente europeista. il vicesegretario Dem Maurizio Martina ha in tal senso sottolineato la volontà del partito di “lavorare” in piena “collaborazione” con quello di Bonino. Proprio in tal senso Renzi ha definito “burocratico” il problema sollevato da +Europa.

Sul fronte centrale della coalizione, Civici Popolari hanno oggi ricevuto una ingiunzione dagli avvocati della disciolta Margherita di Francesco Rutelli a non utilizzare il simbolo di quel partito. I promotori assicurano che così non sarà e che semmai comparirà il logo della lista civica Margherita per il Trentino, fondata nel 1998 da Lorenzo Dellai, tre anni prima di quella di Rutelli. In ogni caso ciò, hanno detto Dellai e Beatrice Lorenzin, non mette in discussione l’intesa con i Dem.

(Di Giovanni Innamorati/ANSA)

Lascia un commento