Diffida di Rutelli su Margherita, Lorenzin va avanti

 

ROMA. – La coppia Dellai-Lorenzin non molla e intende presentare al più presto la nuova lista “Civica popolare” con il simbolo della Margherita. Ma non quello ben più famoso legato alla figura di Francesco Rutelli, bensì quello della lista civica Margherita per il Trentino, fondata nel 1998 dallo stesso Dellai.

Si passa così allo scontro frontale in nome della Margherita, sempre più fiore della discordia in una politica che sembra affezionatissima alle icone del passato. E il passaggio alle carte bollate potrebbe essere alle porte. Per questo forse Civica popolare ha deciso di prendersi qualche giorno di tempo e l’annunciata presentazione della lista, prevista per domani, è stata rinviata nei primi giorni della settimana.

Nessuna polemica interna, fanno sapere dal nuovo movimento, ma certamente la lite sul simbolo pesa e si cerca di risolverla senza strappi. Oggi infatti si è registrata la durissima presa di posizione di Francesco Rutelli contro l’uso del simbolo della margherita, un avvertimento a Beatrice Lorenzin che dovrebbe guidare la nuova formazione centrista sotto l’ala del Pd.

E a rispolverare la Margherita non poteva che essere uno dei suoi maggiori interpreti, Lorenzo Dellai, potente “principe di Trento” per più di vent’anni. Il parlamentare di Democrazia solidale ha oggi confermato che “l’intesa è fatta e che Civica popolare alle prossime elezioni politiche di marzo ci sarà”. Quindi toccherà proprio alla Lorenzin, attuale ministra della Sanità e diciassette anni passati nel partito di Berlusconi, prima di seguire Alfano in Ap, presentare la settimana prossima la nuova formazione.

Ma pesa l’altolà di Francesco Rutelli che punta a sollevare le reazioni dei Dem: “il Pd – ha infatti detto l’ex sindaco di Roma – si troverebbe corresponsabile di un abuso politico grave se ammettesse, con la propria coalizione, che il grande e generoso contributo dato dalla Margherita venga utilizzato contro la volontà inequivocabilmente espressa dalla Margherita”.

Ed aggiunge: “nessuno può impadronirsi del simbolo di un importante partito politico contro la volontà di chi ha il mandato indiscutibile a tutelarlo. Sarebbe come svegliarsi la mattina e decidere di presentare alle elezioni il marchio del PCI, o di Forza Italia”.

Nessun problema con il Pd assicurano invece da Civica popolare dove ostentano tranquillità sicuri del fatto che i due simboli sono simili ma non uguali. “Le loro preoccupazioni sono infondate, noi non abbiamo mai pensato di utilizzare lo stesso simbolo della Margherita”, assicura Lorenzo Dellai commentando la diffida degli avvocati dei liquidatori della Margherita.

“Una furbizia di bassa lega”, è la controreplica di Rutelli al tentativo di utilizzare l’esperienza provinciale della Margherita trentina. “Ottima esperienza, ma strettamente locale: il simbolo nazionale Margherita è tutelato dalla presentazione in elezioni politiche, e non utilizzabile da altri”.

(Di Fabrizio Finzi/ANSA)