Bitcoin: riparte offensiva con Merrill, Cina e Israele

Scambiato primo future a Chicago
Scambiato primo future a Chicago

 

ROMA. – Torna a rafforzarsi il fronte anti-Bitcoin e le quotazioni della valuta virtuale rallentano il passo stazionando sotto la soglia dei 15.000 dollari. Dopo la serie di scossoni, tra brusche impennate verso quota 20.000 dollari e altrettanto repentini crolli, il rischio bolla e i sospetti di strumento di riciclaggio hanno spinto Banche centrali, istituti e Authority finanziarie di tutto il mondo a prendere provvedimenti, inclusa la ‘fatwa’ contro i Bitcoin lanciata due giorni fa dal Gran Mufti’ egiziano.

Adesso è toccato a Merrill Lynch mettere al bando la criptovaluta, mentre da Cina e Israele arriva un giro di vite. La banca statunitense ha fatto circolare un nota informativa in cui chiede ai propri dipendenti e consulenti finanziari di non proporre o accettare le richieste dei clienti riguardo a investimenti nel fondo Grayscale Investment Trust, direttamente legato al business in criptovaluta.

La Cina ha messo mano a una nuova stretta decidendo di congelare una serie di conti in Bitcoin sul mercato Otc tra cui quelli nelle città meridionali di Shenzhen e Guangzhou valutati oltre 46 milioni di dollari, mentre nella provincia settentrionale dell’Hebei erano più di 30 i conti congelati. Lo scorso settembre le Autorità finanziarie cinesi avevano vietato tutte le piattaforme di trading sui Bitcoin nel Paese, ma intanto le transazioni over the counter in Cina sono rimaste ancora molto attive.

Anche Israele vara le sue contromosse per bloccare il mercato dei Bitcoin. L’autorità di regolamentazione del mercato del Paese é decisa a vietare il commercio con le società di borsa di Tel Aviv, la cui attività principale ruota intorno ai Bitcoin e altre criptovalute. L’autorità ha proposto un emendamento alla normativa sul trading che vieterebbe la quotazione in Borsa di società che investono principalmente in criptovalute mentre per quelle già quotate ci sarebbe il delisting.

La proposta di emendamento è arrivata dopo un forte rialzo del titolo di Blockchain Mining, una società che ha dichiarato di voler spostare la propria attenzione dal settore minerario per l’oro e il ferro alle monete virtuali. Shmuel Hauser, presidente della Israel Securities Authority (ISA), ha detto che porterà la proposta al consiglio di amministrazione della ISA la prossima settimana. Se approvata, sarebbe soggetta a un’audizione pubblica per poi procedere con la modifica della normativa.