Maduro, annunci d’inizio anno: Varela, Isturiz e Aloha tornano nell’esecutivo

Maduro: “Le pido al Poder Electoral que fije la fecha más cercana para salir de esto, ganar las elecciones y empezar a hacer una gran revolución necesaria del 2018. Vamos a salir de esto de una buena vez”.
Maduro: “Le pido al Poder Electoral que fije la fecha más cercana para salir de esto, ganar las elecciones y empezar a hacer una gran revolución necesaria del 2018. Vamos a salir de esto de una buena vez”.

 

Maduro

CARACAS. – Ritornano ai loro posti. Iris Varela, Aristóbulo Istúriz e Aloha Nuñez sono stati nominati nuovamente dal presidente Maduro come ministri per i Servizi Penitenziari, per le “Comune” e per il “Popolo Indigeno”. I tre hanno partecipato all’Assemblea Nazionale Costituente per sei mesi, da quando avevano rinunciato ai loro rispettivi incarichi a giugno 2017.

Varela, collaboratrice fidata di Hugo Chávez prima e poi di Nicolas Maduro, sostituisce Mirelis Contreras. Varela è stata a capo del dicastero dei Servizi Penitenziari dal 26 giugno 2011 fino al 16 giugno 2017.

Invece Isturiz prende il posto di Kira Andrade. Il maestro è stato ministro delle “Comunas” dal 6 gennaio al 14 giugno 2017. Ma si incaricherà pure della vicepresidenza per il ”Socialismo Territoriale”. La direzione di questo ente era stata assegnata al generale Manuel Quevedo che ora dirige la statale del petrolio PDVSA.

Mentre Aloha Nuñez torna ad amministrare il ministero delle pari opportunità dei popoli indigeni. Incarico che la Aloha aveva disimpegnato in un paio di opportunità, la prima nel 2012 e poi a cavallo tra il 2015 e il 2016.

L’ultimo annuncio riguardo le nomine è quello di Carolina Cestari che riprenderà in mano la direzione del Governo del Distretto Capitale al posto del Gen. Antonio Benavides Torres.

Ancora non si sa se Varela, Isturiz e la Aloha si separeranno dall’incarico come membri della Costituente, o se ci torneranno quando il loro periodo nei rispettivi ministeri finisca. Dubbio lecito, visto che Isturiz si è candidato al governatorato dello stato Anzoátegui e quando l’ha perso è tornato alla ANC.

L’ Epifania si celebra con Buono di 500.000 Bs

I movimenti nell’esecutivo non sono l’unica novità. L’anno inizia per molti venezuelani, ma non tutti, con un premio di 500.000 Bs. Mezzo milione di Bolivares per continuare a sussistere.

Maduro ha annunciato che gli 8 milioni di venezuelani che godono dei privilegi della tessera “Carnet de la Patria”, sono quelli che riceveranno il buono.

“La strada è chiara” ha detto Maduro, “dobbiamo rafforzare il “Carnet della Patria” come agente protettore delle famiglie venezuelane e di tutto il popolo appartenente alle missioni e alle grandi missioni comunali, ai CLAP, insomma al potere popolare in Venezuela,” ha ribadito il presidente. E non ha rinunciato a ripetere che la tessera è uno dei “successi sociali” ottenuti sotto il suo governo.

Il buono va a 8 milioni di venezuelani ma il ringraziamento del presidente, per la fiducia deposta nel suo governo, è andato ai 16 milioni che, secondo Maduro è il numero di tesserati.

La pace ha segnato il 2017

Maduro si è pure riferito al successo ottenuto nel 2017 contro i “guarimberos” grazie all’intervento delle forze dell’ordine a all’appoggio del popolo venezuelano.

Nel 2017 il paese ha vissuto un lungo periodo di proteste di strada antigovernative con un triste bilancio di moltissimi detenuti e più di cento morti.

Secondo il presidente, queste proteste sono state una arguzia dell’opposizione venezuelana per combattere la rivoluzione bolivariana. E portare il paese ad una guerra civile che sarebbe finita con un intervento militare pilotato dall’estero.

Ma, parole di Maduro, “l’Assemblea Nazionale Costituente è stato il grande artefice della pace” che ha portato, appunto, la pace nel paese. “È stata una benedizione per il Venezuela” ha concluso il presidente.

Il Petro al riscatto dell’economia

Anche il Petro è stato nominato. Il presidente ha accennato all’importanza di questa criptovaluta per combattere la crisi indotta dalla guerra economica che sostiene “l’impero” contro il Venezuela. E ha invitato tutti i settori dell’economia nazionale e la gioventù a contribuire all’espansione del Petro. Maduro ha ricordato che la criptovaluta venezuelana è sostenuta dalle enormi riserve di greggio di cui gode il Venezuela.