Atalanta, Gasperini: “A Roma per riprendere la marcia”

Gasperini, l'allenatore che ha portato in alto l'Atalanta.
Gasperini, l'allenatore che ha portato in alto l'Atalanta.

 

BERGAMO. – Dopo la sbornia di Coppa Italia, con le semifinali raggiunte a 22 anni di distanza dall’edizione persa all’ultimo atto con la Fiorentina, l’Atalanta si rituffa in campionato per affrontarne la quarta forza a casa sua. L’imperativo della vigilia di Gian Piero Gasperini, atteso a un limitato contro-turnover rispetto al match del “San Paolo” di martedì (Masiello per Palomino dietro e Spinazzola per Gosens a sinistra le certezze), è riprendere la corsa verso posizioni più consone alle ambizioni da regina delle provinciali:

“Dobbiamo calarci subito in questa partita con la Roma, perché settimana scorsa è piovuta inaspettata la sconfitta col Cagliari che ha rallentato il nostro cammino”, è la premessa del tecnico dei bergamaschi, raggiunti in classifica a quota 27 da Fiorentina e Udinese che sono pure in vantaggio negli scontri diretti.

Di sicuro non c’è quasi nulla, men che meno tutti i titolari a riprendersi la ribalta. E chi deve decidere si trincera a metà fra la pretattica e la necessità di tenere sul pezzo uno spettro di alternative il più ampio possibile: “Sulla formazione pesa qualche piccolo acciacco da valutare, ma teoricamente sono tutti a disposizione – osserva Gasperini -. Tra campionato e Coppa Italia in quattro giorni ho cambiato sette giocatori, abbiamo molte soluzioni a disposizione”.

Facile supporre la conferma di Cristante fra le linee piuttosto che il reinserimento di Ilicic dal primo minuto, perché un centrocampista puro in più contro il portatore di palla nel 4-3-3 giallorosso è tatticamente meglio spendibile. Sull’asso della squadra tornato al gol due volte di fila, invece, l’allenatore nerazzurro è netto: “Per me Gomez è tornato sui suoi livelli da ben prima delle reti al Cagliari e il Napoli. Lavora al servizio di tutti, prova la giocata, cerca il dialogo e conclude”.

Sull’avversario di turno, poche parole e l’elogio a fior di labbra per il collega-dirimpettaio: “Ha rallentato un pochino solo nelle ultime settimane, ma ha fatto un ottimo girone d’andata. Ha mantenuto un organico di valore e Di Francesco sta facendo un lavoro egregio”.

Viene spontaneo sottolineare, sulla scorta dello 0-1 firmato Kolarov sotto le Mura Venete nello scorso agosto, la difficoltà atalantina a fare bocconi delle big, messe spesso sotto nella stagione 2016-2017 dei record. A questo giro, solo un punto strappato alla Juventus e alla Lazio, i tre a San Siro al Milan più il trionfo sull’undici di Sarri in coppa: “Il precedente diretto a Bergamo è lo specchio della nostra prima metà di campionato: la prestazione c’è sempre stata, i risultati no, dunque resta il rammarico – conferma il Gasp -. Abbiamo bisogno di fare punti con chiunque, non solo con le grandi, perché la serie A è resa molto più equilibrata dalla lotta a più squadre per le qualificazioni europee e per la salvezza”.

Il pensiero dell’artefice del magic moment orobico è già proiettato al futuro, che a febbraio proporrà la passerella di lusso dei sedicesimi di Europa League: “Siamo in corsa su tre fronti, gli impegni sono enormi, vedi il Borussia Dortmund. Abbiamo ancora il Napoli, quindi tre volte la Juventus comprese le semifinali di Coppa Italia: approfitteremo della pausa del campionato per tirare il fiato”.

Il motore per non restare senza benzina a metà strada è sempre lo stesso, secondo l’autista di una macchina che a tratti sembra da formula uno: “Dobbiamo mantenere l’entusiasmo e la voglia di affrontare tutte queste sfide, in campionato le posizioni si delineeranno tra marzo e aprile. Il livello dei confronti si alzerà sempre di più – chiosa Gasperini -. È raro vedere così tanta gente che aspetta il tuo ritorno alle due del mattino come ci è capitato mercoledì, sono manifestazioni di affetto e di vicinanza alla squadra che fanno estremamente piacere. È qualcosa di speciale che lascia il segno”.

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