“Haiti, amore mio”, un film che parla del coraggio di un paese

A handout picture provided on 07 October 2016 by MINUSTAH showing the destruction in the city of Jeremie, Haiti on 6 October 2016, in the west of the country, that with Les Cayes, suffered the greatest destruction as a result of Category 4 hurricane Matthew. The death toll in Haiti by Hurricane Matthew increase to 820, according to the Haitian government. EPA/Logan Abassi /
A handout picture provided on 07 October 2016 by MINUSTAH showing the destruction in the city of Jeremie, Haiti on 6 October 2016, in the west of the country, that with Les Cayes, suffered the greatest destruction as a result of Category 4 hurricane Matthew. The death toll in Haiti by Hurricane Matthew increase to 820, according to the Haitian government. EPA/Logan Abassi /

NEW YORK: È grande l’attesa per il film “Haiti, amore mio”, della cineasta Guetty Felin. È stato girato a seguito dell’esperienza personale della regista dopo il terribile terremoto che ha causato la morte di 300mila persone, migliaia di feriti e di senza tetto.

Guetty Felin, dopo il sisma, era tornata nella sua terra e aveva lavorato gomito a gomito con gli altri haitiani per salvare il salvabile e incominciare a ricostruire.

In quei giorni di dolore si è fatta spazio, dentro di lei, la consapevolezza che il suo popolo ce l’avrebbe fatta a risorgere, che c’era una speranza. Cinque anni dopo ha concluso il film Haiti, amore mio, che parla appunto di resilienza e di speranza.

Presentato per la prima volta nel corso del Festival del cinema di Toronto, il film ha vinto premi in vari Festival, è stato selezionato per rappresentare Haiti agli Oscar e per poco non è entrata nella rosa dei cinque finalisti. Presto arriverà nelle sale degli Stati Uniti e della Francia.

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