“Quarta gamba” del centrodestra presenta il simbolo, e tratta

 

ROMA. – La ‘quarta gamba’ del centrodestra prende forma. Dopodomani sarà presentato il simbolo di ‘Noi con l’Italia’, con un leggero slittamento rispetto alla iniziale scadenza. E fervono le trattative tra i ‘soci fondatori’ della formazione collegata a Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia che punta a raccogliere il circa un milione di voti necessario per superare la soglia del 3%.

Tuttavia, non mancano i mal di pancia: soprattutto da parte di Matteo Salvini che non intende aprire la porta a chi ha sostenuto il governo del centrosinistra: innanzitutto Flavio Tosi, ma anche Maurizio Lupi ed Enrico Zanetti. Da mercoledì ci sarà il via formale alle trattative con il centrodestra: era inizialmente previsto per domani, ma poi il primo vertice è stato spostato di un giorno “per ragioni organizzative”.

In ogni caso, viene spiegato da chi parteciperà alla trattativa, il confronto con i ‘grandi’ verterà prima sul programma e poi sulle candidature della formazione di cui Maurizio Lupi è coordinatore e Raffaele Fitto presidente. Nella formazione convergono l'”ala destra’ di Ap, Direzione Italia, l’Udc di Lorenzo Cesa (che in Sicilia ha incassato circa il 7% alle regionali), il ‘Cantiere Popolare’ di Saverio Romano, ‘Fare’ di Flavio Tosi, Scelta Civica, Enrico Costa e Gaetano Quagliariello.

Tuttavia già per questa sera è prevista a Roma una prima riunione preparatoria a Roma dei vertici della ‘quarta gamba’. ‘Noi con l’Italia’ presenterà candidati in tutta Italia nella quota proporzionale, e punta ad averne anche in diversi collegi: trattandosi di una formazione dalla forte connotazione territoriale, aspira a candidare propri uomini all’uninominale in Lombardia, in Sicilia ed in Puglia.

Restano le perplessità sui ‘voltagabbana’ della Lega, che si considera “sottostimata” nei sondaggi. “Abbiamo fissato un punto – spiega Ignazio La Russa dopo il vertice ad Arcore – chi è troppo compromesso coi governi di sinistra, per esser candidato nell’uninominale ha bisogno dell’ok di tutte e tre le forze politiche. Non è una cosa anti Tosi, si sono fatti i nomi di Zanetti e di Lupi”. Un veto che l’ex sindaco di Verona non ha dubbi a definire “sicuramente personale”.

(di Francesco Bongarrà/ANSA)