Cuba, Fbi smentisce Tillerson: “Non ci sono prove degli attacchi acustici”

L'ambasciata di Cuba a 16th Street in Washington, DC, USA. EPA/JIM LO SCALZO
L’ambasciata di Cuba a 16th Street in Washington, DC, USA. EPA/JIM LO SCALZO

 

NEW YORK. – Il segretario di Stato americano, Rex Tillerson, ha ribadito in un’intervista come Cuba sia ancora un posto pericoloso per il personale Usa dopo che almeno 24 cittadini americani avrebbero subito danni fisici in seguito a presunti “attacchi acustici”. Ma l’Fbi, che da mesi indaga sugli episodi, in un rapporto sembra smentire il capo della diplomazia statunitense, spiegando di non aver trovato alcuna prova di tali attacchi sferrati con misteriose e sofisticate armi ad ultrasuoni.

Per Tillerson è invece presto per inviare nuovamente personale diplomatico a L’Avana. Mentre al governo cubano, che ha sempre smentito ogni coinvolgimento, viene ribadita la richiesta dell’amministrazione Trump di stanare i colpevoli. Colpevoli che per l’Fbi, stando al rapporto del 4 gennaio, non ci sono

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