Dialogo: disaccordi su CNE e ANC, 18 gennaio: nuovo appuntamento per Mud e governo

Il tavolo di negoziato si è concluso senza raggiungere nessun accordo.
Il tavolo di negoziato si è concluso senza raggiungere nessun accordo.
Le riunioni tra opposizione e governo continueranno il 18 in Dominicana
Le riunioni tra opposizione e governo continueranno il 18 in Dominicana

Caracas. – Le differenze tra i due gruppi sussistono. Governo ed opposizione si rivedranno giovedì 18 per tentare di arrivare a qualche accordo.

I capigruppo, Jorge Rodríguez ,per il governo, e Julio Borges, per l’opposizione, hanno fatto sapere che qualcosa si sta sbloccando nel processo di negoziato. Tuttavia, non hanno rivelato niente di più, seguendo il consiglio, pare, del cancelliere dominicano Miguel Vargas il quale avrebbe chiesto di mantenere quanto discusso in segreto.

Julio Borges
Julio Borges

All’uscita dall’incontro, Danilo Medina, il presidente dominicano, ha ribadito che “non si sarà accordato niente se non si arriva ad un accordo su tutto.” L’affermazione di Medina fa capire che non c’è niente ancora di concreto  e perciò le parti dovranno rivedersi.

Jorge Rodríguez
Jorge Rodríguez

Ma il capo della delegazione del governo, Rodríguez, è molto ottimista. Secondo le sue dichiarazioni, ci sarebbe consenso sulla maggior parte dei punti.

“Ci manteniamo al tavolo di negoziato. Abbiamo alcuni punti che sicuramente saranno risolti il prossimo 18.”

Invece Borges è stato più cauto. Ha detto che ci sono “nodi” che si devono risolvere ma che forse si potrebbe lavorare ancora per ottenere un sistema elettorale trasparente.

E gli altri  rappresentanti del Mud non hanno dato dichiarazioni e hanno preferito seguire le raccomandazioni del presidente dominicano.

Le richieste del governo

Il governo insiste che l’opposizione riconosca la legittimità dalla ANC tanto dentro come fuori dal paese. E questo significa riconoscere anche le decisioni che questo organismo prende.

Un altro punto dei filogovernativi è quello che si mantenga la giunta direttiva del Consiglio Nazionale Elettorale, avallata dalla ANC, com’è costituita adesso. E si cambierebbe alla scadenza del suo mandato. Quindi, le elezioni presidenziali del 2018, dove Maduro spera di essere rieletto, si farebbero con il CNE che l’opposizione non accetta.

Per quello che riguarda i prigionieri politici, il governo sarebbe disposto a rilasciarne alcuni tranne Leopoldo López di Voluntad Popular. E López non è l’unico, purtroppo. E a pochissimi sarebbe concessa la piena libertà. La maggior parte dovrebbe presentarsi ai tribunali e un gruppetto se la caverebbe con i domiciliari.

Il governo rifiuta la richiesta di aiuti umanitari e propone di utilizzare un altro termine. “Collaborazione” o “Solidarietà” sarebbero le parole giuste. E aggiungono anche la condizione che se gli aiuti in cibo e medicine arrivassero, dovrebbero essere amministrati dal governo. L’argomento governativo è quello che non vogliono intromissioni politiche in affari interni del paese.

Le richieste del Mud

Stando alle fonti informate su quello che si è discusso, sembrerebbe che il Mud mantenga la sua posizione di riconoscere soltanto la AN eletta nel 2015 come unico organo legislativo legittimo del paese. Perciò niente riconoscimento della ANC finora.

Inoltre, pare che il gruppo oppositore abbia richiesto che la Costituente finisca il suo periodo di lavoro durante la prima metà di quest’anno. E c’è di più: l’opposizione chiede che se la ANC vuole cambiare la Costituzione, gli eventuali cambi dovranno essere sottomessi a referendum popolare. Inoltre, l’ultima richiesta al governo riguardo la ANC è che questa la smetta di interferire negli affari legislativi che sono essenzialmente compiti esclusivi della AN.

Per via del CNE, altro punto dolente,  il Mud starebbe insistendo su una nuova giunta composta da due rappresentati dell’opposizione, due del governo ed un quinto scelto di comune accordo tra le parti.

E finalmente, l’opposizione chiede che gli aiuti provenientidall’apertura di un canale umanitario, siano amministrati da Caritas Venezuela e non dal governo.

Le reazioni di alcuni membri del Mud

Il deputato Enrique Márquez, uno dei negoziatori per l’opposizione, ha ribadito che non accetteranno la ANC ma ha anche ammesso che il rinnovo del CNE è uno dei temi sui quali non si è raggiunto nessun accordo. Sembra sia “uno scoglio invalicabile.“

“Finora non c’è nessun accordo su questi due punti” ha informato Márquez

Twitter si è riempito di commenti sulle divergenze tra le parti e pure su un possibile fallimento dell’incontro.

I tweet sono partiti dagli stessi integranti del gruppo di assessori del Mud: Jorge Roig, Juan Manuel Raffalli, Colette Capriles  e Asdrubal Oliveros. Questi, però, hanno cancellato i loro tweet e rivisto le loro posizioni. E le parti continueranno il dialogo a porte chiuse.

Da parte sua, Il deputato Florido ha ribadito che le richieste sono sempre le stesse e l’economista Asdrubal Oliveros ha twittato che la questione non è finita:

“Ci sono nuovi risvolti.”

Si specula che anche per questo l’incontro si sia protratto fino a sabato.

E Juan Manuel Raffalli, uno degli assessori del Mud, ha detto che il dialogo continuerà il 18 perché intravede uno spiraglio di speranza.

“La gente crede che il governo voglia prendere tempo ma è il contrario: il governo lo sta perdendo” ha detto Raffalli.

Ha aggiunto che l’opposizione è ferma sulle sue richieste e vuole cercare di arrivare ad una soluzione senza rinunciare ai suoi principi.

I paesi accompagnati sono rimasti fino alla fine tranne il Cile ed il Messico che hanno abbandonato l’incontro proprio sabato.

Per Machado e Ledezma l’incontro è stato una burla

I due ferrei oppositori al chavismo, Antonio Ledezma e Maria Corina Machado hanno espresso le loro opinioni riguardo l’ultimo round tra governo ed opposizione.

Antonio Ledezma
Antonio Ledezma

Secondo loro, il risultato della riunione in Dominicana è stato una “pazzia” ed una “burla”. I due non formano parte del gruppo dei negoziatori per l’opposizione per propria decisione.

Ledezma, che si trova fuori dal Venezuela, ha twittato che il dialogo si è concluso senza raggiungere nessun accordo. Il tweet di Ledezma era correlato da una foto di Einstein che diceva “la pazzia è fare le stesse cose una volta dopo l’altra e sperare che il risultato sia diverso.”

María Corina Machado
María Corina Machado

Mentre la Machado ha twittato:

“Si burlano di te. Un’altra volta il regime vuole prendere tempo. Ma il tempo della fame si sta imponendo sul falso dialogo. Protestare,non c’è altra cosa da fare.”