Rafael Ramírez: “Qui non finirà per niente bene”

 

El ex ministro Rafael Ramírez
El ex ministro Rafael Ramírez

Caracas. -L’opinione di Rafael Ramirez è negativa per quanto riguarda come vanno le cose nel paese. L’ex presidente di Pdvsa ha scritto che il governo impaurisce chi si mostra opposto alle sue politiche. E crede che il silenzio che incute tra la gente fa parte di una politica che alla fine non gli gioverà. Ramirez ha aggiunto  che il caos economico  fa  pericolosamente  pressione sulla situazione.

Perciò finirà male, anche se, secondo lui, è già finita male per molti venezuelani.

“È finita male per quelli che sono retrocessi a livelli di povertà o povertà critica, per chi ha abbandonato gli studi o il lavoro, per chi se n’è andato dal Venezuela ed è sfruttato o maltratto all’estero.” “Per molti bambini e anziani che rovistano l’immondizia in cerca di cibo, per il malato cronico, per le famiglie di chi è morto per mancanza di medicine, per le vittime della violenza.” Insomma, Ramirez ha citato la stragrande maggioranza del paese.

Ramirez ne ha avuto per tutti. Ha pure menzionato la persecuzione politica dei dissidenti, la vessazione ed il controllo, le detenzioni arbitrarie da parte del governo. Cioè tutto ciò che il governo fa contro chi esprime una opinione contraria a quella del presidente Maduro e dei suoi sostenitori.

La situazione di Ramírez

Ramirez ha scritto che il Procuratore Tarek William Saab continua violando i suoi diritti. Diritti stabiliti sulla Costituzione.

E ricordato che mentre era acapo di PDVSA, aveva chiuso con il discorso degli sconti sul prezzo del petrolio. Sconti agli USA e all’europea Nymas. “Mi sonopure opposto agli sconti che chiedeva la brasiliana Petrobras o la “Abreu e Lima” e addirittura per la nostra raffineria in Cina.”

Ramirez ha aggiunto che se ci sono state vendite sotto i prezzi stabiliti dal mercato, allora il procuratore deve aprire un’indagine a “Comercio e Suministro” di Pdvsa, perché quella è la vicepresidenza che si incaricava delle transazioni.

Il Petro

Riguardo il Petro, di cui il governo dovrebbe emettere 100.000.000 “criptomonete,” Ramirez crede che non sia una criptomoneta ma bensì una specie di “buono” per il quale si vuole collocare in garanzia le riserve petrolifere del paese. Ma, secondo, Ramirez è incostituzionale e pure illegale. “La nostra Costituzione stabilisce che il petrolio è dello stato.”

Una opinione che concorda con quella dell’economista ed oppositore Guerra che da tempo la diffonde.