Papa: “Ho paura della guerra nucleare, siamo al limite”

Papa Francesco abborda l'aereo Alitalia che lo porterà i Cile e Perù. (ANSA/AP Photo/Gregorio Borgia)
Papa Francesco abborda l’aereo Alitalia che lo porterà i Cile e Perù. (ANSA/AP Photo/Gregorio Borgia)

 

ROMA. – “Si, ho davvero paura. Siamo al limite. Basta un incidente per innescare la guerra. Di questo passo la situazione rischia di precipitare. Quindi bisogna distruggere le armi, adoperarci per il disarmo nucleare”. Così Papa Francesco, sul volo da Roma verso Santiago del Cile, ha risposto ad una domanda di una giornalista sul fatto se abbia davvero paura di una guerra nucleare, avendo prima fatto distribuire ai cronisti al seguito una foto scattata a Nagasaki dopo l’esplosione atomica del ’45.

Alla partenza del suo volo da Roma per Santiago del Cile, Papa Francesco ha – infatti – fatto distribuire ai 70 giornalisti al seguito una foto scattata a Nagasaki dopo l’esplosione atomica del ’45, con sul retro la sua scritta “Frutto della guerra”.

ANSA/REUTERS/Alessandro Bianchi/POOL

 

“Questa l’ho trovata per caso – ha poi spiegato il Pontefice salutando i cronisti – é stata scattata nel ’45. E’ un bambino con il suo fratellino sulle spalle che aspetta il suo turno davanti al crematorio a Nagasaki dopo la bomba. Mi ha commosso quando l’ho vista. Ho pensato, ho osato scrivere solo ‘Il frutto della guerra’ e poi di farla stampare e condividerla perché un’immagine del genere commuove più di mille parole. E l’ho voluta condividere con voi”.

 

Il viaggio che lo porterà per una settimana prima in Cile e poi in Perù, è il ventiduesimo all’estero del suo pontificato, il sesto che tocca Paesi dell’America Latina. L’aereo dell’Alitalia atterrerà a Santiago del Cile, dopo quasi 16 ore di volo, intorno alla mezzanotte di oggi, le ore 20.00 locali.

 

Sorridente, con la consueta borsa nera tenuta stretta nella mano sinistra ed appoggiandosi con la destra sul corrimano della scaletta dell’aereo, Papa Francesco ha raggiunto il portellone di ingresso del Boeing. Arrivato in cima, Bergoglio prima di entrare nell’aereo, ha salutato le due hostess ed il comandante del volo che lo stavano attendendo. Subito dopo, il Papa si è quindi voltato verso tutti gli altri presenti per salutarli con un cenno della mano.

All’aeroporto della capitale cilena, nella cerimonia di benvenuto che non prevederà discorsi, il Papa sarà accolto dalla presidente uscente della Repubblica, ma ancora in carica, la socialista Michelle Bachelet. Quindi il trasferimento alla Nunziatura apostolica, dove Francesco alloggerà nel suo soggiorno a Santiago.

In Cile, oltre alla capitale, il Pontefice visiterà le città di Temuco, a Sud, dove incontrerà le popolazioni indigene Mapuche, e Iquique, nel Nord minerario. In Perù, dove arriverà giovedì sera, sarà nella capitale Lima, nell’amazzonica Puerto Maldonado e a Trujillo, sulla costa del Pacifico, colpita l’anno scorso dalle inondazioni di ‘El Niño’. Il rientro a Roma è previsto per lunedì 22.

Entrambi i Paesi sono stati visitati in precedenza da papa Giovanni Paolo II: il Cile nel 1987, il Perù due volte, nell’85 e nell’88.