Forse ucciso Oscar Pérez durante uno scontro a fuoco

De acuerdo al gobierno Oscar Pérez habría sido delatado por miembros de la Mud
De acuerdo al gobierno Oscar Pérez habría sido delatado por miembros de la Mud

 

Oscar Pérez con volto sanguinante in uno dei video che circolano nella web
Oscar Pérez con volto sanguinante in uno dei video che circolano nella web

CARACAS – Oscar Pérez, 36 anni, ex poliziotto della scientifica, sarebbe stato ucciso dalle Forze dell’Ordine. Le notizie s’intrecciano e si accavallano. Di certo ancora nulla. Infatti, ancora non è stato emesso un comunicato ufficiale che informi sulle sorti dell’ex ispettore del Cicpc che lo scorso giugno sorvolò indisturbato in elicottero la capitale e lanciò granate sulla Corte Suprema di Giustizia.

Dopo sette mesi circa, il “poliziotto anti-Maduro”, è stato scoperto in una località di El Junquito, accerchiato e, se fosse vero quanto affermato dal network nordamericano Cnn, ucciso. Fin dalle prime luci dell’alba, un imponente schieramento di forze con l’ausilio di mezzi blindati avrebbe accerchiato i ribelli. A nulla sarebbero valsi i tentativi di Pérez di negoziare la cattura. L’ordine, stando alle indiscrezioni che si susseguono nella rete, era quello di catturarlo vivo o morte.

Durante la giornata il ministero degli Interni aveva informato con una nota dell’arresto di cinque membri della cellula ribelle comandata da Pérez e la morte in azione di due agenti.

Pérez, dopo aver sorvolato in elicottero la capitale nonostante le ferree misure di sicurezza, e aver lanciato granate sull’edificio della Corte Suprema di Giustizia, era diventato uccel di bosco. L’ultimo colpo grosso era stato l’assalto di un’unità della Guardia Nazionale. Dopo aver neutralizzato gli agenti, aveva rubato armi da guerra dall’arsenale. Allora il presidente della Repubblica, Nicolàs Maduro, lo aveva dichiarato Nemico Pubblico N. 1.

La sua avventura, stando alla Cnn, si sarebbe conclusa tragicamente. Accerchiato da un impressionante schieramento di forze a El Junquito, Pérez e i suoi uomini sarebbero stati protagonisti di un intenso scontro a fuoco. Non si sa se ad aprire le ostilità fossero stati gli uomini di Pérez o le Forze dell’Ordine. Alcuni video pubblicati nelle reti sociali mostrano Pérez dal volto sanguinante denunciando un improvviso attacco delle forze dell’ordine nonostante fossero già in corso negoziati per la resa.

A sera, in vari settori della capitale, sono tornate a farsi sentire le pentole, forma di protesta dell’Opposizione.